SAN FRANCESCO E IL VANGELO 74
GIOVEDI' 15 MARZO 2018
S.ZACCARIA
S.ZACCARIA
GIOVANNI 5,31-47
Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.
Vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».
Parola del Signore
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I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1939
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1939
1939 Ma più chiaramente ne fu certificato frate Ruffino, il quale era uomo di grandissima contemplazione, del quale disse alcuna volta santo Francesco che nel mondo non era più santo uomo di lui, e per la sua santità egli intimamente l' amava e compiacevagli in ciò ch' e' volea.
Questo frate Ruffino in tre modi sè e altrui certificò delle istimate e ispezialmente di quella del costato. Il primo si fu che, dovendo lavare i panni di gamba, li quali santo Francesco portava si grandi che, tirandoli ben su, con essi copria la piaga del lato ritto, il detto frate Ruffino le riguardava e considerava diligentemente, e ogni volta le trovava sanguinose dal lato ritto; per la qual cosa egli si si avvedea certamente che quello era sangue che gli usciva della detta piaga: di che santo Francesco lo riprendea, quando s'avvedea ch egli spiegasse i panni ch' egli si traesse, per vedere il detto segnale. Il secondo modo si fu che 'I detto frate Ruffino una volta, grattando le reni a santo Francesco, in vero istudio egli trascorse con la mano e mise le dita nella piaga del costato; di che santo Francesco, per lo grande dolore che senti, gridò forte: « Iddio tel perdoni, o frate Ruffino; perché hai fatto cosi? ». Il terzo modo si fu ch' una volta egli con grande istanza chiese a santo Francesco, per grandissima grazia, che gli desse la sua cappa e prendesse la sua per amore della carità. Alla cui petizione benché malagevolmente condiscendendo, il caritativo padre si si trasse la cappa e diegliela e prese la sua; e allora nello trarre e rimettere, frate Ruffino chiaramente vide la detta piaga.
MEDITAZIONE
Gesù è l'inviato del Padre. Gesù è il Figlio prediletto e il testimone fedele attraverso cui è possibile giungere al Padre: Egli infatti è sempre vivo per intercedere a nostro favore. Chiudersi al Cristo significa chiudere con Dio. L'uomo in continua ricerca dell'infinito, si ferma spesso a ciò che non è Dio. Oppure, disperando di raggiungere il trascendente, si costruisce degli idoli alla propria portata. In realtà, non si va a Dio se non attraverso l'uomo: in passato attraverso l'uomo di Dio, oggi attraverso il Figlio dell'uomo che è anche Figlio di Dio. Francesco sapeva come è importante vivere in comunione con Gesù, per questo pregava moltissimo insieme con i suoi compagni. FF391"Non cessavano quasi mai di pregare e lodare il Signore; esaminando ogni loro azione, ringraziavano Dio per il bene fatto e piangevano amaramente per le colpe e negligenze commesse. Quando poi nella preghiera non avvertivano la usuale dolcezza, si credevano abbandonati da Dio."
PREGHIERA
O Padre, che ci hai dato la grazia
di purificarci con la penitenza
e di santificarci con le opere di carità fraterna,
fa’ che camminiamo fedelmente
nella via dei tuoi precetti,
per giungere rinnovati alle feste pasquali.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
O Padre, che ci hai dato la grazia
di purificarci con la penitenza
e di santificarci con le opere di carità fraterna,
fa’ che camminiamo fedelmente
nella via dei tuoi precetti,
per giungere rinnovati alle feste pasquali.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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