giovedì 22 marzo 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 23 Marzo 2018

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SAN FRANCESCO E IL VANGELO 82
VENERDI' 23 MARZO 2018
S.TURIBIO DI M.
GIOVANNI 10,31-42
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto: voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”, perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: «Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1948
1948 Stette adunque ivi la detta madonna Iacopa infino a tanto che santo Francesco passò di questa vita e che fu soppellito; e alla sua sepoltura fece grandissimo onore ella con tutta la sua compagnia, e fece tutta la spesa di ciò che bisognò. E poi ritornando a Roma, ivi a poco tempo questa gentile donna si morì santamente, e per divozione di santo Francesco si giudicò e volle essere portata e soppellita a Santa Maria degli Agnoli; e così fu.
A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.
MEDITAZIONE
Dio chiama anche Giuseppe a collaborare, umilmente ma efficacemente, con tutta la sua fede. Il compito di Giuseppe è di far entrare legalmente Gesù nella famiglia di Davide, oggetto delle promesse messianiche. Lo sposo di Maria fu un uomo giusto, della giustizia che Dio dona a chi aderisce alla sua volontà. Giuseppe deve a Maria l'aver saputo orientare la propria fedeltà spirituale nei confronti di un figlio che avrebbe ricevuto da Dio solo. Perciò, la sua vocazione, è stata di dare a Gesù tutto ciò che può dare un padre umano: l’amore, la protezione, il nome, una casa.
La sua obbedienza a Dio comprendeva l’obbedienza all’autorità legale. E fu proprio essa a far sì che andasse con la giovane sposa a Betlemme e a determinare, quindi, il luogo dell’Incarnazione . In questa collaborazione tra Dio e gli uomini si verifica il realismo dell'incarnazione. Beati coloro che vivono nella divina volontà e permettono a Dio di realizzare i suoi disegni sull'umanità!
PREGHIERA
Perdona, Signore, i nostri peccati,
e nella tua misericordia
spezza le catene che ci tengono prigionieri
a causa delle nostre colpe,
e guidaci alla libertà che Cristo ci ha conquistata.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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