lunedì 1 giugno 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 3 Giugno 2015

Mercoledì 3 Giugno 2015

Marco 12, 18-27
In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

Leggenda Maggiore di San Bonaventura XIII, 5: FF 1228
1228 5. Così il verace amore di Cristo aveva trasformato I'amante nella immagine stessa dell'amato. Si compì, intanto, il numero dei quaranta giorni che egli aveva stabilito di trascorrere nella solitudine e sopravvenne anche la solennità dell'arcangelo Michele. Perciò l'uomo angelico Francesco discese dal monte: e portava in sé l'effigie del Crocifisso, raffigurata non su tavole di pietra o di legno dalla mano di un artefice, ma disegnata nella sua carne dal dito del Dio vivente. E, poiché è cosa buona nascondere il segreto del re, egli, consapevole del regalo segreto, nascondeva il più possibile quei segni sacri. Ma a Dio appartiene rivelare a propria gloria i prodigi che egli compie e, perciò, Dio stesso, che aveva impresso quei segni nel segreto, li fece conoscere apertamente per mezzo dei miracoli, affinché la forza nascosta e meravigliosa di quelle stimmate si rivelasse con evidenza nella chiarezza dei segni.

MEDITAZIONE
L’uomo è fatto per la morte? Sì, dicono i sadducei, perché la sopravvivenza avrebbe conseguenze assurde. Per loro tutto finisce con la morte, non credono all’aldilà: non capiscono che la morte scioglie i vincoli terreni, ma non distrugge l’amicizia spirituale che unisce l’una all’altra due anime immortali. Per questo Gesù risponde “No”: il Dio vivente vuole dare all’uomo la vita che scaturisce dalla risurrezione. Non si tratta di un prolungamento della vita terrena, ma dell’inizio di una vita nuova, la vita eterna del cielo. In questo mondo le cose umane hanno importanza, perché Dio è invisibile. Nell’aldilà solo Dio ha significato: tutto il resto non ha più importanza. E’ sempre molto difficile, per l’uomo, capire quale sia la natura della vita eterna; non riusciamo neppure a capire che Dio ci ama, e come ci ama. Beato l’uomo che vive in intimità con Dio, perché Dio stesso gli svela i misteri del Regno e già sulla terra ne gode le dolcezze, come Francesco.

PREGHIERA
Signore, Dio nostro, spontaneamente noi tendiamo ad immaginare la vita futura sul modello della vita presente. Apri il nostro spirito, donaci di comprendere le Scritture, in modo che non pensiamo tanto alla nostra sopravvivenza quanto alla comunione con te, il Dio dei viventi, per i secoli dei secoli.

“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.




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