sabato 26 maggio 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 27 Maggio 2018

 

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 147
DOMENICA 27 MAGGIO 2018
SS. TRINITA'--solennità--proprio-
MATTEO, 28,16-20
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Parola del Signore
-Leggenda Maggiore di San Bonaventura XIII,3 : FF 1225
L'ardore serafico del desiderio, dunque, lo rapiva in Dio e un tenero sentimento di compassione lo trasformava in Colui che volle, per eccesso di carità, essere crocifisso. Un mattino, all'appressarsi della festa dell'Esaltazione della santa Croce, mentre pregava sul fianco del monte, vide la figura come di un serafino, con sei ali tanto luminose quanto infocate, discendere dalla sublimità dei cieli: esso, con rapidissimo volo, tenendosi librato nell'aria, giunse vicino all'uomo di Dio, e allora apparve tra le sue ali l'effige di un uomo crocifisso, che aveva mani e piedi stesi e confitti sulla croce. Due ali si alzavano sopra il suo capo, due si stendevano a volare e due velavano tutto il corpo. A quella vista si stupì fortemente, mentre gioia e tristezza gli inondavano il cuore. Provava letizia per l'atteggiamento gentile, con il quale si vedeva guardato da Cristo, sotto la figura del serafino. Ma il vederlo confitto in croce gli trapassava l'anima con la spada dolorosa della compassione. Fissava, pieno di stupore, quella visione così misteriosa, conscio che l'infermità della passione non poteva assolutamente coesistere con la natura spirituale e immortale del serafino. Ma da qui comprese, finalmente, per divina rivelazione, lo scopo per cui la divina provvidenza aveva mostrato al suo sguardo quella visione, cioè quello di fargli conoscere anticipatamente che lui, I'amico di Cristo, stava per essere trasformato tutto nel ritratto visibile di Cristo Gesù crocifisso, non mediante il martirio della carne, ma mediante l'incendio dello spirito

MEDITAZIONE
E’ difficile parlare di Dio, più difficile ancora parlare della Trinità. San Paolo, a tutti quelli che il battesimo ha tuffati nella vita divina dice: “Silenzio. Ascoltate ed esperimentate Dio in voi. Lasciatevi guidare dallo Spirito Santo. Sentirete allora zampillare un grido: Abbà, Papà”. “ Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio”.    Egli ci ha dato un atteggiamento di confidenza e di libertà filiale. “L’antico Testamento ha chiaramente manifestato il Padre, oscuramente il Figlio. Il Nuovo Testamento ha rivelato il Figlio ed ha insinuato la divinità dello Spirito Santo. Oggi lo Spirito vive in noi e in mezzo a noi e si fa chiaramente conoscere”. Francesco scrive così nella Regola non bollata: (FF 70-71).                            [70] Nient'altro dunque dobbiamo desiderare, niente  altro  volere, nient'altro ci  piaccia e diletti, se  non  il Creatore e
Redentore e Salvatore nostro, solo vero Dio, il  quale è il bene pieno, ogni  bene, tutto il  bene, vero e  sommo bene, che
solo è buono, pio, mite, soave e dolce, che solo è santo, giusto, vero, santo e retto, che solo è  benigno, innocente,puro,
dal quale e  per  il quale e nel quale è ogni perdono, ogni  grazia, ogni  gloria  di tutti i penitenti e giusti, di tutti i santi che
godono insieme nei cieli.
   [71] Niente dunque ci ostacoli, niente ci separi, niente si frapponga.E ovunque, noi  tutti, in ogni luogo, in ogni ora  e  in ogni  tempo, ogni  giorno e  ininterrottamente  crediamo  veramente e umilmente e teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, magnifichiamo e rendiamo grazie all'altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in lui, e amano lui che è senza inizio e senza fine, immutabile, invisibile, inenarrabile, ineffabile incomprensibile. ininvestigabile, benedetto, degno di lode, glorioso, sopraesaltato, sublime, eccelso, soave, amabile, dilettevole e tutto sopra tutte le cose desiderabile nei secoli dei secoli. Amen.
PREGHIERA
O Dio altissimo, che nelle acque del Battesimo
ci hai fatto tutti figli nel tuo unico Figlio,
ascolta il grido dello Spirito che in noi ti chiama Padre,
e fa’ che, obbedendo al comando del Salvatore,
diventiamo annunziatori della salvezza
offerta a tutti i popoli. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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