SAN FRANCESCO E IL VANGELO 145
VENERDI' 25 MAGGIO 2018
S.BEDA
S.BEDA
MARCO 10, 1-12
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare.
Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Parola del Signore
DALLA LEGGENDA PERUGINA 1598
STRAORDINARIO RISPETTO PER IL FUOCO
1598 49. Non deve stupire che il fuoco e le altre creature talvolta lo onorassero. Come abbiamo visto noi, vissuti con lui, Francesco aveva un grande affettuoso amore e rispetto per esse, e gli procuravano tanta gioia. Dimostrava a tutte le creature così spontanea pietà e comprensione che quando taluno le trattava senza riguardi, egli ne soffriva. Parlava con esse con così grande letizia, intima ed esteriore come ad esseri dotati di sentimento, intelligenza e parola verso Dio, che molto spesso, in quei momenti, egli era rapito nella contemplazione di Dio. Una volta che stava seduto presso il fuoco, questo si attaccò ai suoi panni di lino lungo la gamba, senza che Francesco se ne avvedesse. Cominciò a sentirne il calore, ma il compagno, notando che i panni bruciavano, corse per spegnere il fuoco. Gli disse il Santo: «Carissimo fratello, non far male a fratello Fuoco! >>, e non gli permetteva in alcun modo di spegnerlo. Allora quello si precipitò dal frate «guardiano" di Francesco e lo condusse da lui. E così, contro la volontà del Santo, il fuoco fu estinto. Non voleva mai spegnere la candela, la lampada o il fuoco, come si suol fare quando occorre: tanta era la pietà e affettuosità che portava a questa creatura. Nemmeno voleva che un frate gettasse via il fuoco o i tizzi fumiganti, come si fa d'abitudine; ma raccomandava che si ponesse delicatamente per terra, in reverenza di Colui che lo ha creato.
MEDITAZIONE
Il fondamento della fedeltà coniugale è l'amore di Dio. Creando l'uomo e la donna, Dio ha messo nel loro cuore un amore che li rende capaci di unirsi nella reciprocità di un dono totale e fedele. Ma perchè questo sia possibile e duri nel tempo, non bisogna mai chiudere il proprio cuore all'amore di cui Dio è la fonte. La famiglia indissolubile non è stata un'invenzione dell'uomo, né frutto di un'esigenza sociale. Essa è voluta da Dio stesso, secondo l'affermazione categorica di Gesù: "L'uomo non separi quello che Dio ha congiunto". Questa precisa dichiarazione non ammette dubbi. L'uomo non può distruggere l'unione stabilita dal suo Signore e Creatore in alcun modo perchè è volontà di Dio!
Per questo, quando un matrimonio è in crisi e gli sposi non si sopportano più o si detestano, devono trovare la forza in Cristo, sempre presente nella vita matrimoniale. Il coniuge che rimane fedele alle promesse, che non porta rancore e perdona con l'aiuto di Dio, è segno del Cristo crocifisso che perdonò i suoi crocifissori e oggi perdona alla sua Chiesa tante infedeltà. San Francesco aiutava chi gli chiedeva aiuto e preghiere per il matrimonio in crisi. Infatti (FF1193),una volta, “una devota nobildonna si recò dal Santo, per esporgli il proprio dolore e richiedere il rimedio: aveva un marito molto cattivo, che la faceva soffrire osteggiandola nel servizio di Cristo. Perciò chiedeva al Santo di pregare per lui, affinché Dio si degnasse nella sua bontà d'intenerirgli il cuore.
Il Santo, dopo averla ascoltata, le disse: “ Va in pace e sta sicura che fra poco avrai dal tuo uomo la consolazione che desideri ” E aggiunse: “ Gli dirai da parte di Dio e mia che ora è tempo di misericordia, poi, di giustizia ”. Ricevuta la benedizione, la donna ritorna, trova il marito, gli riferisce quelle parole. Scende sopra di lui lo Spirito Santo che, trasformandolo in un uomo nuovo, così lo induce a rispondere con tutta mansuetudine: “ Signora, mettiamoci a servire il Signore e salviamo l'anima nostra”.. ”.
PREGHIERA
Il tuo aiuto, Padre misericordioso,
ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito,
perché possiamo conoscere
ciò che è conforme alla tua volontà
e attuarlo nelle parole e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Il tuo aiuto, Padre misericordioso,
ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito,
perché possiamo conoscere
ciò che è conforme alla tua volontà
e attuarlo nelle parole e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento”

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