martedì 15 maggio 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 13 MAGGIO 2018

 

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 133
DOMENICA 13 MAGGIO 2018
ASCENSIONE DEL SIGNORE-solennità-proprio-
MARCO 16, 15-20
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Leggenda Maggiore di San Bonaventura XII,3: FF 1206
Avvicinandosi a Bevagna, giunse in un luogo dove una moltitudine sterminata d'uccelli di varie specie s'eran dato convegno. Appena li vide, il Santo di Dio accorse tutto allegro e li salutò, come fossero dotati di ragione. Tutti gli uccelli erano in attesa e si voltavano verso di lui; e quelli sui rami, mentre egli si accostava, chinavano il capo per guardarlo. Quando fu in mezzo a loro, li esortò premurosamente ad ascoltare tutti la parola di Dio, dicendo: “ O miei fratelli alati, dovete lodare molto il vostro creatore: perché è stato lui a ricoprirvi di piume, a darvi le ali per volare, a concedervi il regno dell'aria pura, ed è lui che vi mantiene, liberi da ogni preoccupazione ”. Mentre diceva loro queste e simili parole, gli uccelletti, gesticolando in meravigliosa maniera, allungavano il collo, stendevano le ali, aprivano il becco, guardandolo fisso. Ed egli passava in mezzo a loro, con mirabile fervore di spirito, e li toccava con la sua tonaca, senza che nessuno si muovesse dal suo posto. Finalmente, quando l'uomo di Dio, tracciando il segno della croce, diede loro la benedizione e il permesso, tutti insieme volarono via. I compagni, dalla strada, stavano a guardare lo spettacolo. Ritornato fra loro, I'uomo semplice e puro incominciò ad accusarsi di negligenza, perché fin allora non aveva mai predicato agli uccelli.

MEDITAZIONE
Marco riunisce nel fatto dell’Ascensione la gloria di Cristo e la missione della Chiesa. Colui che ha toccato il fondo della miseria umana Dio l’ha esaltato; a Colui che è stato contraddetto e disprezzato, Dio oggi conferma tutta la sua compiacenza, che già gli aveva annunciato all’inizio della vita pubblica. Ormai non c’è più un minuto da perdere; se tale è il modo di agire di Dio, è urgente annunciare ovunque questa parola di liberazione autentica. Gli uomini sanno ormai che uno di loro è già alla destra di Dio e vi attira irresistibilmente i suoi fratelli. Ma Gesù non vuole amici nostalgici o pieni di rimpianti. Anche se più volte essi hanno dimostrato di non aver capito la sua persona, non per questo essi devono rimanere inattivi, con gli occhi verso il cielo. Anzi, essi hanno il compito di manifestare al mondo intero l’amore del Padre che ha donato il suo Figlio, e devono testimoniare la sua potenza e presenza attiva nella storia per mezzo dei miracoli ed i prodigi che essi compiono nel suo nome, come ha fatto Francesco. Gesù continua perciò la sua missione cominciata sulle strade della Galilea restando con i suoi discepoli, con noi, che oggi siamo le sue mani e i suoi piedi per aiutare il prossimo, il suo cuore per amare i fratelli.

PREGHIERA
O Dio, che hai glorificato il tuo evangelista Marco
con il dono della predicazione apostolica,
fa’ che, alla scuola del Vangelo,
impariamo anche noi
a seguire fedelmente il Cristo Signore. Per Cristo nostro Signore.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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