mercoledì 5 aprile 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 4 Aprile 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 94

MARTEDI' 4 APRILE 2017
S. BENEDETTO DA PALERMO-proprio

GIOVANI 8, 21-30
Avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». 
E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». 
Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. 
Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
Parola del Signore


Vita Seconda di Tommaso da Celano 728
In altra circostanza rinunciò, mettendoli a disposizione del vicario, a tutti i suoi compagni con queste parole: "Non voglio sembrare singolare con questo privilegio di libertà, ma i frati mi accompagnino di luogo in luogo, come il Signore li ispirerà ". E aggiunse: " Ho visto tempo fa un cieco che aveva come guida di viaggio un cagnolino".
Questa era appunto la sua gloria: mettere da parte ogni apparenza di singolarità e ostentazione, perché abitasse in lui la virtù di Cristo.

MEDITAZIONE
Evocando questo nome, che è il suo nome, Gesù ricorda tutta la strada percorsa dalla schiavitù alla libertà, perché ciascuno di noi deve intraprendere questo cammino dalla morte alla vita. Per provare in sé questa Pasqua, bisogna credere in Gesù, credere a Gesù. Credere che egli è l’inviato, il Messia, e credere nelle sue parole. Allora si impara a seguirlo nel mistero pasquale, nella passione, nella morte sulla croce e nella risurrezione. Francesco era in continua comunione con Dio, intimità che nutriva con la preghiera e i sacramenti. Era un rapporto profondo che nessuno poteva turbare. ""...una volta l'uomo di Dio era intento all'orazione, andò a trovarlo, come faceva di solito, il vescovo di Assisi. Appena fu entrato nel luogo, il vescovo, con più familiarità del dovuto, andò direttamente alla cella in cui il servo di Cristo
stava pregando. Spinse la porticina e fece l'atto di entrare. Ma, appena ebbe messo dentro il capo e scorto il Santo in orazione, sconvolto da improvviso terrore, si sentì agghiacciare in tutte le membra, perse anche la parola, mentre, per divina disposizione, veniva cacciato fuori a viva forza e trascinato lontano, a passo indietro. Stupefatto, il vescovo si affrettò, come poté, a raggiungere i frati e, appena Dio gli restituì l'uso della parola, se ne servì prima di tutto per confessare la propria colpa"" FF1182. 

PREGHIERA
Signore Gesù Cristo, Tu che sei di lassù, e che attraverso la tua croce e la tua risurrezione sei tornato al Padre, non dimenticare coloro che camminano su questa terra. Dona loro di non essere del mondo, pur vivendo totalmente il proprio impegno di uomini. E fà che al termine del loro cammino non muoiano nel loro peccato, ma vivano per sempre con te nei secoli dei secoli.

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen








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