lunedì 17 aprile 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 18 Aprile 2017

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28 min
San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 108
MARTEDI' 18 APRILE 2017
GIOVANNI 20,11-18
In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”».
Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.
Parola del Signore.
Vita Seconda di Tommaso da Celano 742
Il Santo trovava grandissima consolazione nelle visite del Signore e da esse veniva assicurato che le fondamenta del suo Ordine sarebbero rimaste sempre stabili. Riceveva anche la promessa che sicuramente nuovi eletti avrebbero preso il posto di chi si perdeva. Essendo turbato per i cattivi esempi, e avendo fatto ricorso un giorno, così amareggiato, alla preghiera, si sentì apostrofato a questo modo dal Signore: "Perché tu, omiciattolo, ti turbi? Forse io ti ho stabilito pastore del mio Ordine in modo tale che tu dimenticassi che io ne rimango il patrono principale? Per questo io ho scelto te, uomo semplice, perché quelli che vorranno, seguano le opere che compirò in te e che devono essere imitate da tutti gli altri. Io vi ho chiamati: vi conserverò e pascolerò, supplirò con nuovi religiosi il vuoto lasciato dagli altri, al punto di farli nascere se non fossero già nati. Non turbarti dunque, ma attendi alla tua salvezza perché se l'Ordine si riducesse anche a soli tre frati, rimarrà il mio aiuto sempre stabile ".
Da quel giorno era solito affermare che la virtù di un solo frate santo supera una quantità, sia pur grande, di imperfetti, come un solo raggio di luce dissipa le tenebre più fitte
MEDITAZIONE
Il pianto di Maria e le sue lacrime sono lacrime e pianto di tanti e tanti convertiti, che dopo aver vagabondato nei sentieri della morte, hanno ritrovato la vita in Cristo. Gesù le si rivela, rivestendola, di nuova soprannaturale dignità: la chiama per nome «Maria!». Nella fede riconosce il suo amato Maestro e può dire: «Ho visto il Signore» e allora non può più tacere, anche lei deve andare ad annunciare che Gesù è risorto. Da quel mattino, i convertiti sono i più appassionati annunciatori delle meraviglie di grazia di cui hanno goduto: la Pasqua ha creato una situazione nuova. Anche noi, come Maria e come Francesco siamo chiamati per nome: per questo cerchiamo, come Francesco, di essere sempre uniti a quel mondo invisibile a cui lui era presente con tutta la sua fede. Abbiamo fede!

PREGHIERA
Signore Gesù, il mattino di Pasqua hai voluto donare la gioia della tua presenza alla donna che piangeva sulla tua tomba. In un mondo che proclama la tua morte, donaci di sentire dolorosamente la tua assenza, per giungere alla gioia di riconoscerti vivo in mezzo a noi e di contemplarti per sempre nella tua gloria.


ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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