San Francesco e il Vangelo
Vita Seconda di Tommaso da Celano 739
Affermava che i frati minori sono stati mandati dal Signore in questo ultimo tempo per offrire esempi di luce a chi è avvolto dal buio dei peccati. E ripeteva che all'udire le opere virtuose dei santi frati dispersi nel mondo, si sentiva come inebriato di soavissimo profumo e cosparso di unguento prezioso.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 105
SABATO 15 APRILE 2017
VEGLIA PASQUALE-SABATO SANTO-proprio
VEGLIA PASQUALE-SABATO SANTO-proprio
MATTEO 28, 1-1-10
Il giorno dopo, all’inizio del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono ancora a vedere la tomba di Gesù. Improvvisamente vi fu un terremoto, un angelo del Signore scese dal cielo, fece rotolare la grossa pietra e si sedette sopra. Aveva un aspetto splendente come un lampo e una veste candida come la neve. Le guardie ebbero tanta paura di lui che cominciarono a tremare e rimasero come morte. L’angelo parlò e disse alle donne: “Non abbiate paura, voi. So che cercate Gesù, quello che hanno inchiodato alla croce. Non è qui, perché è risorto, proprio come aveva detto. Venite a vedere dov’era il suo corpo. Ora andate, presto! Andate a dire ai suoi discepoli: “E’ risuscitato dai morti e vi aspetta in Galilea. Là lo vedrete. Ecco, io vi ho avvisato”.
Le donne partirono subito, spaventate, ma piene di gioia e andarono di corsa a portare la notizia ai discepoli. Ma all’improvviso Gesù venne loro incontro e disse: “Salve!”. Allora si avvicinarono a lui, abbracciarono i suoi piedi e lo adorarono. Gesù disse: “Non abbiate paura. Andate a dire ai miei discepoli di andare in Galilea: là mi vedranno”.
Parola del Signore.
Il giorno dopo, all’inizio del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l’altra Maria andarono ancora a vedere la tomba di Gesù. Improvvisamente vi fu un terremoto, un angelo del Signore scese dal cielo, fece rotolare la grossa pietra e si sedette sopra. Aveva un aspetto splendente come un lampo e una veste candida come la neve. Le guardie ebbero tanta paura di lui che cominciarono a tremare e rimasero come morte. L’angelo parlò e disse alle donne: “Non abbiate paura, voi. So che cercate Gesù, quello che hanno inchiodato alla croce. Non è qui, perché è risorto, proprio come aveva detto. Venite a vedere dov’era il suo corpo. Ora andate, presto! Andate a dire ai suoi discepoli: “E’ risuscitato dai morti e vi aspetta in Galilea. Là lo vedrete. Ecco, io vi ho avvisato”.
Le donne partirono subito, spaventate, ma piene di gioia e andarono di corsa a portare la notizia ai discepoli. Ma all’improvviso Gesù venne loro incontro e disse: “Salve!”. Allora si avvicinarono a lui, abbracciarono i suoi piedi e lo adorarono. Gesù disse: “Non abbiate paura. Andate a dire ai miei discepoli di andare in Galilea: là mi vedranno”.
Parola del Signore.
Vita Seconda di Tommaso da Celano 739
Affermava che i frati minori sono stati mandati dal Signore in questo ultimo tempo per offrire esempi di luce a chi è avvolto dal buio dei peccati. E ripeteva che all'udire le opere virtuose dei santi frati dispersi nel mondo, si sentiva come inebriato di soavissimo profumo e cosparso di unguento prezioso.
Un frate di nome Barbaro una volta offese con una parola ingiuriosa un confratello alla presenza di un nobile dell'isola di Cipro. Ma appena si accorse che il confratello ne era rimasto piuttosto offeso, si accese di ira contro se stesso, e preso dello sterco d'asino se lo mise in bocca per masticarlo: "Mastichi sterco questa lingua, che ha sputato veleno di ira sul mio fratello".
A tale vista, il cavaliere ne fu sbigottito, poi rimase molto edificato. Da quel momento mise se stesso ed i suoi beni a disposizione dei frati con grande generosità.
Tutti i frati osservavano immancabilmente questa usanza: se per caso uno scagliava contro un altro una parola che fosse causa di turbamento, subito si prostrava per terra e accarezzava con santi baci i piedi dell'offeso, anche contro sua volontà.
Il Santo gongolava di gioia nell'udire tali cose, perché vedeva che i suoi figli da soli praticavano esempi di santità e ricolmava delle più elette benedizioni quei frati, che con la parola e l'esempio inducevano i peccatori all'amore di Cristo. Traboccante com'era di zelo per le anime, voleva che anche i suoi figli gli rassomigliassero completamente.
MEDITAZIONE
L’amore incondizionato di Gesù non poteva restare rinchiuso in un sepolcro: “Per la sua fede il Padre lo ha risuscitato dai morti”. Gesù Vivente comunica serenità, forza, speranza per contribuire a un mondo di giustizia, pace, fratellanza. Anche nella nostra vita, nella storia del mondo possiamo via via recuperare la speranza: Gesù cammina con noi; con lui e con noi bambini/e, giovani, donne, uomini di ogni luogo del Pianeta che ogni giorno con fede, amore, disponibilità, dedizione, contribuiscono alle ragioni della nostra speranza. Dobbiamo dare il buon esempio e far nascere la fede nei cuori che sono lontani da Dio. "Il Santo gongolava di gioia nell'udire tali cose, perché vedeva che i suoi figli da soli praticavano esempi di santità e ricolmava delle più elette benedizioni quei frati, che con la parola e l'esempio inducevano i peccatori all'amore di Cristo. Traboccante com'era di zelo per le anime, voleva che anche i suoi figli gli rassomigliassero completamente". FF739.
L’amore incondizionato di Gesù non poteva restare rinchiuso in un sepolcro: “Per la sua fede il Padre lo ha risuscitato dai morti”. Gesù Vivente comunica serenità, forza, speranza per contribuire a un mondo di giustizia, pace, fratellanza. Anche nella nostra vita, nella storia del mondo possiamo via via recuperare la speranza: Gesù cammina con noi; con lui e con noi bambini/e, giovani, donne, uomini di ogni luogo del Pianeta che ogni giorno con fede, amore, disponibilità, dedizione, contribuiscono alle ragioni della nostra speranza. Dobbiamo dare il buon esempio e far nascere la fede nei cuori che sono lontani da Dio. "Il Santo gongolava di gioia nell'udire tali cose, perché vedeva che i suoi figli da soli praticavano esempi di santità e ricolmava delle più elette benedizioni quei frati, che con la parola e l'esempio inducevano i peccatori all'amore di Cristo. Traboccante com'era di zelo per le anime, voleva che anche i suoi figli gli rassomigliassero completamente". FF739.
PREGHIERA
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la ita eterna,. Amen.
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci ha liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la ita eterna,. Amen.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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