San Francesco e il Vangelo
PREGHIERA
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 156
LUNEDI' 5 GIUGNO 2017
S.BONIFACIO-memoria-
S.BONIFACIO-memoria-
MARCO 12, 1-12
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti, agli scribi e agli anziani]:
«Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna. Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote. Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono. Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra”. Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri. Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
Parola del Signore
VITA SECONDA DI TOMMASO DA CELANO 792 Infine, chi potrebbe spiegare o chi potrebbe capire come la sua unica gloria sia stata nella croce del Signore? Solo lo può sapere chi, unico, ha avuto la grazia di provarlo.
Certo, anche se ne avessimo qualche leggera esperienza, le nostre parole, insudiciate come sono dall'uso di cose comuni e senza valore, non sarebbero in grado di esprimere così grandi meraviglie. E forse, proprio per questo si è dovuto manifestare nella carne, perché sarebbe stato impossibile esprimerlo a parole.
Parli dunque il silenzio, dove vien meno la parola, perché dove non soccorre l'espressione, anche la cosa segnata grida da sé. Solo questo ascolti l'orecchio umano, che non è ancora in tutto chiaro per qual motivo sia apparso nel Santo questo mistero; infatti quel tanto che è stato da lui rivelato non si può comprendere che in funzione del futuro. Sarà veritiero e degno di fede, colui al quale saranno testimoni natura, legge e grazia.
MEDITAZIONE
Oggi siamo tutti chiamati a riconoscere e accogliere la venuta del Figlio di Dio nella storia degli uomini e ci istruisce profondamente sulla natura del mistero pastorale nella Chiesa. La sua sorgente più profonda, in chi lo esercita, è un amore supremo a Cristo: il pascere il gregge è atto di amore. In questo amore unico che lega il pastore a Cristo, il pastore medesimo si sente ed è ormai legato per sempre. Egli non può più andare dove vuole: non è più padrone del suo tempo, di se stesso. Ed è in questa morte a se stesso e di se stesso, per il gregge che gli è affidato, che il pastore glorifica Dio: manifesta l’amore del Padre che salva. Anche Francesco è stato un buon pastore per i suoi compagni e per chiunque lo incontrasse, perchè viveva nell'imitazione di Cristo. "" Una volta, turbato per i cattivi esempi, con grande ansietà di spirito, pregava per i suoi figli il Padre misericordioso; ma si ebbe dal Signore questa risposta: “ Perché ti turbi, tu, povero omuncolo? Forse che io ti ho costituito pastore della mia Religione, senza farti sapere che il responsabile principale sono io? Ho scelto te, uomo semplice, proprio per questo:perché le opere che io compirò siano attribuite non a capacità umane, ma alla grazia celeste. Io ho chiamato, io conserverò e io pascerò e, al posto di quelli che si perdono, altri ne farò crescere. E se non ne nasceranno, li farò nascere io; e per quanto gravi possono essere le procelle da cui questa Religione poverella sarà sbattuta, essa, col mio sostegno sarà sempre salva ”. FF1140
PREGHIERA
Interceda per noi, Signore, il santo vescovo e martire Bonifacio, perchè custodiamo con fierezza e professiamo con coraggio la fede che egli ha insegnato con la parola e testimoniato con il sangue. Per Gesù Cristo, nostro Signore.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

Nessun commento:
Posta un commento