San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 168
SABATO 17 GIUGNO 2017
MATTEO 5,33-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno».
Parola del Signore
+VITA SECONDA DI TOMMASO DA CELANO 802
213. Una notte, essendo sfinito più del solito per le gravi e diverse molestie delle sue malattie, cominciò nelI'intimo del suo cuore ad avere compassione di se stesso. Ma, affinché lo spirito sempre pronto non provasse, neppure per un istante, alcuna debolezza umana per il corpo, invocò Cristo e col suo aiuto tenne saldo lo scudo della pazienza. Mentre pregava così impegnato in questa lotta, Signore gli promise la vita eterna con questa similitudine:
"Supponi che la terra e l'universo intiero sia oro prezioso di valore inestimabile e che, tolto ogni dolore, ti venga dato per le tue gravi sofferenze un tesoro di tanta gloria che, a suo confronto, sia un niente l'oro predetto, neppure degno di essere nominato; non saresti tu contento e non sopporteresti volentieri questi dolori momentanei? ".
"Certo sarei contento--rispose il Santo--e sarei contento smisuratamente!".
"Esulta dunque,--conclude il Signore--perché la tua infermità è caparra del mio regno e per il merito della pazienza devi aspettarti con sicurezza e certezza di aver parte allo stesso regno ".
Quanta esultanza pensi che abbia provato questo uomo, beato per una promessa così felice? Con quanta pazienza, non solo, ma anche con quanto amore avrà abbracciato le sofferenze fisiche? Soltanto lui lo sa adesso perfettamente, perché allora non fu in grado di esprimerlo. Tuttavia ne fece qualche cenno ai compagni, come poté.
803
In quella circostanza compose alcune Lodi delle creature, in cui le invita a lodare come è loro possibile, il Creatore.
MEDITAZIONE
“Il vostro parlare sia sì sé e no no, il superfluo viene dal maligno!”. Presa alla lettera, questa affermazione, fa tremare i polsi se appena pensiamo alle nostre logorree, passerelle di opinioni, dibattiti, tavole rotonde, comizi, pubblicità, sottolineature, precisazioni? Quanto di tutto ciò serve alla causa del Regno di Dio? Non ci dice niente, a proposito di essenzialità del comunicare, l’eloquente “silenzio eucaristico” di un Ostia esposta all’adorazione delle silenti claustrali in uno sperduto monastero? Non ci dice proprio niente questo bell’aforisma: “Il silenzio è la lingua madre di Dio?” E per concludere l’etimologia della parola “silenzio”. Deriva dal verbo latino “silére” che è quel magico fruscio delle spighe di frumento che si schiudono nei campi nei caldi meriggi d’estate. Sarà un caso questa curiosa associazione? E' nel silenzio che Francesco manteneva costantemente aperto il dialogo con Gesù. Nel silenzio la Sua voce si può sempre udire e, anche se la nostra visione è ancora imperfetta, il suono della Sua voce sarà sempre certezza della Sua presenza.
PREGHIERA
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
O Dio, sorgente di ogni bene,
ispiraci propositi giusti e santi
e donaci il tuo aiuto,
perché possiamo attuarli nella nostra vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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