SAN FRANCESCO E IL VANGELO 226
MARTEDI' 14 AGOSTO 2018
S.MASSIMILIANO M.KOLBE-memoria-
S.MASSIMILIANO M.KOLBE-memoria-
MATTEO 18,1-5.10.12-14
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse:
«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Parola del Signore
Leggenda Maggiore di San Bonaventura XII, 2: FF1205
Non aveva rossore di Chiedere le cose piccole a quelli più piccoli di lui; lui, vero minore, che aveva imparato dal Maestro supremo le cose grandi. Era solito ricercare con singolare zelo la via e il modo per servire più perfettamente Dio, come a Lui meglio piace. Questa fu la sua filosofia suprema, questo il suo supremo desiderio, finchè visse: chiedere ai sapienti e ai semplici, ai perfetti e agli imperfetti, ai giovani e agli anziani frati di andare da frate Silvestro, a dirgli che cercasse di ottenere la risposta di Dio sulla tormentosa questione e che gliela facesse sapere (frate Silvestro era quello che aveva visto una croce uscire dalla bocca del Santo e ora si dedicava ininterrottamente alla orazione sul monte sovrastante Assisi). Questa stessa missione affidò alla santa vergine Chiare: indagare la volontà di Dio su questo punto, sia pregando lei stessa con le altre sorelle, sia incaricando qualcuna fra le vergini più pure e semplici, che vivevano alla sua scuola. E furono meravigliosamente d’accordo nella risposta- poiché l’aveva rivelata lo Spirito Santo- il venerabile sacerdote e la vergine consacrata a Dio; il volere divino era che Francesco si facesse araldo di Cristo e uscisse a predicare.
MEDITAZIONE
Francesco voleva vivere nella volontà di Dio, fare la volontà di Dio! Gesù è venuto per compiere la volontà del Padre suo e Padre nostro e a Lui si riferiva costantemente Francesco, per imitarlo: come Gesù amava pregare giorno e notte, in luoghi deserti e solitari. Colui che è veramente grande davanti a Dio, sprofondando nell’abisso della sua umiltà pregava così: "Signore, dammi umiltà profonda, perché io diventi degno della tua pietà”. Si dimostrava in tutto uomo secondo il Vangelo, nelle parole e nelle opere. Quando apriva la bocca era per parlare con Dio nella preghiera, o per parlare di Dio ai fratelli. Dotato di grande santità era sostenuto da un intenso impeto di fervore divino. Francesco si era fatto “piccolo” e per questo è diventato grande nel Regno di Dio.
PREGHIERA
Signore, insegnaci a non disprezzare nessuno dei piccoli che Tu metti sulla nostra strada: dal bambino difficile al povero che tende con insistenza la mano, all’emarginato che la gente “perbene” guarda dall’alto in basso. Aiutaci a vedere nella loro debolezza un segno della tua grandezza e della tua bontà, perché sono loro e quelli che assomigliano a loro, che Tu chiami nel tuo Regno.
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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