SAN FRANCESCO E IL VANGELO 2018
LUNEDI' 6 AGOSTO 2018
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE-festa-
MARCO 9,2-10
Questi è il Figlio mio, l’amato.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Parola del Signore
Leggenda Maggiore di San Bonaventura 7,1: FF 1299
1299 1. Nel convento dei frati minori di Napoli vi era un frate, di nome Roberto, cieco da molti anni. Ad un certo punto sopra gli occhi gli si formò un'escrescenza carnosa, che gli impediva di muovere e sollevare le palpebre. Un giorno si radunarono in quel convento molti frati forestieri, diretti in diverse parti del mondo. Ebbene, il beato padre Francesco, specchio di santa obbedienza, quasi per incuorarli al viaggio con la novità di un miracolo, volle guarire quel frate, alla loro presenza, nel modo che segue: Questo frate Roberto era ammalato a morte, tanto che ormai gli era stata raccomandata l'anima; quand'ecco gli si presentò il beato Padre, in compagnia di tre frati, modelli d'ogni santità: sant'Antonio, frate Agostino e frate Giacomo d'Assisi, che ora, dopo morte, lo accompagnavano premurosamente, così come lo avevano seguito perfettamente durante la vita. Prendendo un coltello, san Francesco gli tagliò via la carne superflua, restituendogli la vista e strappandolo alle fauci della morte; poi gli disse: “ O figlio Roberto, la grazia che ti ho fatto è un segno per i frati che partono per lontane genti: è il segno che io li precederò e guiderò nel loro cammino. Partano con gioia e adempiano con animo pronto l'obbedienza ricevuta! ”.
MEDITAZIONE
Gesù ha annunciato agli apostoli la sua passione e la sua morte, ma essi non comprendono che la missione del Cristo deve passare attraverso la sofferenza. Per questo Dio svela loro la gloria del Figlio. La trasfigurazione non è un semplice incoraggiamento a proseguire il nostro cammino: è la rivelazione di Colui che ci precede nella gloria. Soltanto la perseveranza nel servizio di Dio conduce alla gloria. Il discepolo di Gesù deve seguire il servo sofferente sulla strada della croce.
PREGHIERA
Ti ringraziamo, Dio Padre nostro, per il tuo figlio Gesù Cristo trasfigurato. Beato chi ascolta la sua parola: fa che non veda mai la morte, perché possiede la vita eterna.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 2018
LUNEDI' 6 AGOSTO 2018
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE-festa-
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE-festa-
MARCO 9,2-10
Questi è il Figlio mio, l’amato.
Questi è il Figlio mio, l’amato.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli.
Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Parola del Signore
Leggenda Maggiore di San Bonaventura 7,1: FF 1299
1299 1. Nel convento dei frati minori di Napoli vi era un frate, di nome Roberto, cieco da molti anni. Ad un certo punto sopra gli occhi gli si formò un'escrescenza carnosa, che gli impediva di muovere e sollevare le palpebre. Un giorno si radunarono in quel convento molti frati forestieri, diretti in diverse parti del mondo. Ebbene, il beato padre Francesco, specchio di santa obbedienza, quasi per incuorarli al viaggio con la novità di un miracolo, volle guarire quel frate, alla loro presenza, nel modo che segue: Questo frate Roberto era ammalato a morte, tanto che ormai gli era stata raccomandata l'anima; quand'ecco gli si presentò il beato Padre, in compagnia di tre frati, modelli d'ogni santità: sant'Antonio, frate Agostino e frate Giacomo d'Assisi, che ora, dopo morte, lo accompagnavano premurosamente, così come lo avevano seguito perfettamente durante la vita. Prendendo un coltello, san Francesco gli tagliò via la carne superflua, restituendogli la vista e strappandolo alle fauci della morte; poi gli disse: “ O figlio Roberto, la grazia che ti ho fatto è un segno per i frati che partono per lontane genti: è il segno che io li precederò e guiderò nel loro cammino. Partano con gioia e adempiano con animo pronto l'obbedienza ricevuta! ”.
1299 1. Nel convento dei frati minori di Napoli vi era un frate, di nome Roberto, cieco da molti anni. Ad un certo punto sopra gli occhi gli si formò un'escrescenza carnosa, che gli impediva di muovere e sollevare le palpebre. Un giorno si radunarono in quel convento molti frati forestieri, diretti in diverse parti del mondo. Ebbene, il beato padre Francesco, specchio di santa obbedienza, quasi per incuorarli al viaggio con la novità di un miracolo, volle guarire quel frate, alla loro presenza, nel modo che segue: Questo frate Roberto era ammalato a morte, tanto che ormai gli era stata raccomandata l'anima; quand'ecco gli si presentò il beato Padre, in compagnia di tre frati, modelli d'ogni santità: sant'Antonio, frate Agostino e frate Giacomo d'Assisi, che ora, dopo morte, lo accompagnavano premurosamente, così come lo avevano seguito perfettamente durante la vita. Prendendo un coltello, san Francesco gli tagliò via la carne superflua, restituendogli la vista e strappandolo alle fauci della morte; poi gli disse: “ O figlio Roberto, la grazia che ti ho fatto è un segno per i frati che partono per lontane genti: è il segno che io li precederò e guiderò nel loro cammino. Partano con gioia e adempiano con animo pronto l'obbedienza ricevuta! ”.
MEDITAZIONE
Gesù ha annunciato agli apostoli la sua passione e la sua morte, ma essi non comprendono che la missione del Cristo deve passare attraverso la sofferenza. Per questo Dio svela loro la gloria del Figlio. La trasfigurazione non è un semplice incoraggiamento a proseguire il nostro cammino: è la rivelazione di Colui che ci precede nella gloria. Soltanto la perseveranza nel servizio di Dio conduce alla gloria. Il discepolo di Gesù deve seguire il servo sofferente sulla strada della croce.
Gesù ha annunciato agli apostoli la sua passione e la sua morte, ma essi non comprendono che la missione del Cristo deve passare attraverso la sofferenza. Per questo Dio svela loro la gloria del Figlio. La trasfigurazione non è un semplice incoraggiamento a proseguire il nostro cammino: è la rivelazione di Colui che ci precede nella gloria. Soltanto la perseveranza nel servizio di Dio conduce alla gloria. Il discepolo di Gesù deve seguire il servo sofferente sulla strada della croce.
PREGHIERA
Ti ringraziamo, Dio Padre nostro, per il tuo figlio Gesù Cristo trasfigurato. Beato chi ascolta la sua parola: fa che non veda mai la morte, perché possiede la vita eterna.
Ti ringraziamo, Dio Padre nostro, per il tuo figlio Gesù Cristo trasfigurato. Beato chi ascolta la sua parola: fa che non veda mai la morte, perché possiede la vita eterna.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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