SAN FRANCESCO E IL VANGELO 220
MERCOLEDI' 8 AGOSTO 2018
S.DOMENICO-festa-proprio
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MATTEO 15,21-28
Donna, grande è la tua fede!
Donna, grande è la tua fede!
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore, – disse la donna – eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
Parola del Signore
Leggenda Maggiore di San Bonaventura 6,5 : FF 1298
1298 5. Una donna delle parti di Arezzo, già da sette giorni si trovava fra i pericoli del parto, e tutti la davano ormai per spacciata, perché il corpo le era diventato tutto nero. Fece voto al beato Francesco e, ormai in punto di morte, si mise a invocare il suo aiuto. Appena formulato il voto, si addormentò e vide in sogno il beato Francesco, che le parlava dolcemente e le chiedeva se riconosceva il suo volto e se sapeva recitare in onore della Vergine gloriosa l'antifona “ Salve, regina di misericordia ”. La donna rispose che lo riconosceva e che sapeva quella preghiera. E allora il Santo: “ Incomincia la sacra antifona, e, prima di terminarla, partorirai felicemente ”. Mentre supplicava quegli “ occhi misericordiosi ” e menzionava il “ frutto ~> del seno verginale, la donna, liberata da ogni angoscia, partorì un bel bambino. Rese, dunque, grazie alla “ Regina della misericordia ”, che, per i meriti del beato Francesco, si era degnata d'aver misericordia di lei.
MEDITAZIONE
Gesù rispetta le tappe della missione ricevuta dal Padre: Egli annuncia il Regno di Dio al popolo di Israele, e lascia alla comunità dei discepoli il compito di annunciarlo ai pagani. Ma quando la fede apre il cuore e suscita un’umile preghiera, tutte le tappe possono essere bruciate. La donna cananea è spinta verso Gesù dai suoi bisogni, non dalla fede,ma implora la pietà di Gesù, grida perché egli la aiuti e, soprattutto, non desiste. La donna, tuttavia, non esprime solo e soprattutto i propri bisogni: riconosce, infatti, Gesù come Signore, come figlio di Davide. Il suo grido di disperazione si purifica così diventando preghiera. Del resto, quando a Messa diciamo o cantiamo: “Signore, abbi pietà”, non ripetiamo, in un certo senso, le parole e la venerazione della donna cananea? La preghiera è per tutti e tutti ne abbiamo bisogno: lo sapevano Francesco e Chiara che riuscirono a far pregare anche frati e suore analfabeti
PREGHIERA
Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi e vieni in nostro aiuto. Se la nostra fede non ci permette oggi di gustare il pane dei figli, donaci almeno qualche briciola caduta dalla tavola dove ci sazierai per l’eternità.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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