sabato 28 aprile 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 28 APRILE 2018


SAN FRANCESCO E IL VANGELO 118
SABATO 28 APRILE 2018
B.LUCCHESE DA POGGIBONSI
GIOVANNI 14,7-14
Chi ha visto me, ha visto il Padre.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Parola del Signore
Dalla LEGGENDA PERUGINA 1570
VISIONE DI FRATE PACIFICO
1570 23. Un'altra volta, Francesco andava per la valle di Spoleto ed era con lui frate Pacifico,oriundo della Marca di Ancona e che nel secolo era chiamato " il re dei versi", uomo nobile e cortese, maestro di canto. Furono ospitati in un lebbrosario di Trevi.E disse Francesco al compagno: « Andiamo alla chiesa di San Pietro di Bovara, perché questa notte voglio rimanere là ». La chiesa, non molto lontana dal lebbrosario, non era officiata, giacché in quegli anni il paese di Trevi era distrutto e non ci abitava più nessuno. Mentre camminavano, Francesco disse a Pacifico: « Ritorna al lazzaretto, poiché voglio restare solo, qui, stanotte. Verrai da me domani, all'alba ». Rimasto solo in chiesa, il Santo
recitò la compieta e altre orazioni, poi volle riposare e dormire. Ma non poté, poiché il suo  fu assalito da paura e sconvolto da suggestioni diaboliche. Subito si alzò, uscì all'aperto e si fece il segno della croce, dicendo « Da parte di Dio onnipotente, vi ingiungo, o demoni, di scatenare contro il mio corpo la violenza concessa a voi dal Signore Gesù Cristo. Sono pronto a sopportare ogni travaglio. Il peggior nemico che io abbia è il mio corpo, e voi quindi farete vendetta del mio avversario ». Le suggestioni disparvero immediatamente. E il Santo, facendo ritorno al luogo dove prima si era messo a giacere, riposò e dormì in pace. Allo spuntare del giorno, ritornò da lui Pacifico. Il Santo era in orazione davanti
all'altare, entro il coro. Pacifico stava ad aspettarlo fuori del coro, dinanzi al crocifisso, pregando anche lui il Signore. Appena cominciata la preghiera, fu elevato in estasi (se nel corpo o fuori del corpo, Dio lo sa), e vide molti troni in cielo, tra i quali uno più alto, glorioso e raggiante, adorno d'ogni sorta di pietre preziose. Mentre ammirava quel]o splendore, prese a riflettere fra sé cosa fosse quel trono e a chi appartenesse. E subito udì una voce: « Questo trono fu di Lucifero, e al suo posto vi si assiderà Francesco ».Tornato in sé, ecco Francesco venirgli incontro. Pacifico si prostrò ai suoi piedi con le braccia in croce, considerandolo, in seguito alla visione, come già fosse in cielo. E gli disse: <<Padre, perdonami i miei peccati, e prega il Signore che mi perdoni e abbia misericordia di me». Francesco stese la mano e lo rialzò, e comprese che il compagno aveva avuto una visione durante la preghiera. Appariva tutto trasfigurato e parlava a Francesco non come a una persona in carne e ossa, ma come a un santo già regnante in cielo. Poi, come facendo lo gnorri, perché non voleva rivelare la visione a Francesco, Pacifico lo interrogò: « Cosa pensi di te stesso, fratello? ». Rispose Francesco: « Sono convinto di essere l'uomo più peccatore che esista al mondo ». E subito una voce parlò in cuore a Pacifico: « Da questo puoi conoscere che la visione che hai avuto è vera. Come Lucifero per la sua superbia fu precipitato da quel trono, così Francesco per la sua umiltà meriterà di esservi esaltato e di assidervisi ».

MEDITAZIONE
Chi vede Gesù vede il Padre. Facendogli scoprire che Gesù e il Padre sono una cosa sola, la fede dà al discepolo la forza di cui ha bisogno per continuare l'opera del maestro: nella misura in cui egli agirà “nel nome” del Cristo glorificato, la sua azione arriverà a penetrare l'umanità intera. La forza ci viene anche attraverso la preghiera, quella vera, quella che ottiene tutto, quando riusciamo a distaccarci da tutti i nostri interessi terreni per non vedere che Dio solo. “Assorto in Dio e dimentico di se stesso, non gemeva né tossiva, era senza affanno il suo respiro e scompariva ogni altro segno esteriore”. FF 681. Francesco si immergeva totalmente in Dio, ecco perchè la sua preghiera era tanto potente..... E noi abbiamo fede? E come preghiamo?

PREGHIERA
Dio onnipotente ed eterno,
rendi sempre operante in noi il mistero della Pasqua,
perché, nati a nuova vita nel Battesimo,
con la tua protezione possiamo portare molto frutto
e giungere alla pienezza della gioia eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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