SAN FRANCESCO E IL VANGELO 111
SABATO 21 APRILE 2018
S.CORRADO DA PARZHAM
S.CORRADO DA PARZHAM
GIOVANNI 6,60-69
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Parola del Signore
Vita Seconda di Tommaso da Celano 760
E inoltre chi possiede la stessa premura di Francesco per i sudditi? Egli alzava sempre le mani al cielo in favore dei veri Israeliti, e a volte, dimentico di sé, provvedeva prima alla salvezza dei fratelli. Si prostrava ai piedi della Maestà divina, offriva un sacrificio spirituale per i suoi figli, e pregava Dio a beneficarli. Vegliava con trepido amore sul piccolo gregge, che si era condotto dietro, perché non gli capitasse che, dopo aver lasciato questo mondo, perdesse anche il cielo. Ed era convinto che un giorno sarebbe rimasto senza gloria, se nello stesso tempo non ne avesse reso meritevoli e partecipi quanti gli erano stati affidati, e che il suo spirito dava alla luce con dolore maggiore di quello provato dalle viscere materne.
MEDITAZIONE
Il primo tesoro della nostra anima è la fede: è per lei che avremo la salvezza. Sì, è questione di vita o di morte; la vita del mondo, la vita di ogni uomo è ormai indissolubilmente legata a quel cibo divino. E non solo la vita presente, ma anche la nostra eternità e la nostra risurrezione dipendono ancora da quell’intima comunione che Cristo vuole stabilire con ognuno di noi. Dimorare in Dio, essere certi che Cristo vive in noi, deve dunque diventare la suprema aspirazione dell’uomo; il Signore Gesù paragona la comunione che intende stabilire con noi con quella di cui egli stesso gode con il Padre celeste. Si tratta quindi di una comunione piena, di vita, di amore, di condivisione intima e totale: comunione che Francesco viveva pienamente. Perchè anche i suoi compagni potessero vivere nell'intimità con Dio scrisse in una lettera rivolta ai reggitori dei popoli: ""Perciò io con fermezza consiglio a voi, miei signori, che, messa da parte ogni cura e preoccupazione, riceviate volentieri il santissimo corpo e sangue del Signore nostro Gesù Cristo in sua santa memoria."" FF212.
PREGHIERA
O Dio, che nell’acqua del Battesimo
hai rigenerato coloro che credono in te,
custodisci in noi la vita nuova,
perché possiamo vincere ogni assalto del male
e conservare fedelmente il dono del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
O Dio, che nell’acqua del Battesimo
hai rigenerato coloro che credono in te,
custodisci in noi la vita nuova,
perché possiamo vincere ogni assalto del male
e conservare fedelmente il dono del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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