San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 100
MARTEDI' 10 APRILE 2018
S.PALLADIO
S.PALLADIO
GIOVANNI 3,7-15
Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.
Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».
Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
Parola del Signore
+Dalla LEGGENDA PERUGINA 1551
IL FRATELLO TENTATO
profonda. Ne era assillato ogni giorno, e più si angosciava perché provava vergogna a
confessarsi ogni volta. E si accaniva a punirsi con astinenza, veglie, lacrime e battiture.
Da molti giorni durava questo supplizio, quando, per disposizione divina, Francesco
giunse a quel luogo. E mentre il Santo passeggiava non molto discosto dal convento insieme
con un fratello e con quel povero tribolato, allontanandosi a un certo punto dal primo, si
accostò al tentato e gli disse: « Carissimo fratello, voglio e ordino che non ti angosci a
confessare quelle suggestioni e irruzioni del diavolo. Stai tranquillo: non hanno fatto alcun
danno alla tua anima. Ogni volta che ne sei assalito, ti suggerisco di recitare sette volte il
Padre nostro ».
Fu tutto esultante il frate al sentire tali parole, che cioè non era tenuto a confessare le
tentazioni, soprattutto perché si vergognava di doverlo fare ogni giorno, cosa che aggravava
il suo tormento. Ammirò la santità di Francesco che, per mezzo dello Spirito Santo, aveva
conosciuto le sue tentazioni, che lui non aveva confidato a nessuno, fuorché ai sacerdoti; e
aveva mutato spesso confessore, per la vergogna di far sapere sempre allo stesso tutta la sua
infermità interiore.
E subito che Francesco gli ebbe rivolto la parola, egli si sentì liberato, dentro e fuori, da
quella terribile prova, sofferta per lungo tempo. Con l'aiuto di Dio, grazie ai meriti del Santo,
egli ritrovò una gran serenità e pace d'anima e di corpo.
1551 7. Un frate, uomo di viva spiritualità e anziano nell'Ordine, era molto amico di
Francesco. Gli avvenne, in un periodo della sua vita, di essere torturato per lunghi giorni da
gravi e crudeli suggestioni del diavolo, così che stava per inabissarsi in una disperazioneprofonda. Ne era assillato ogni giorno, e più si angosciava perché provava vergogna a
confessarsi ogni volta. E si accaniva a punirsi con astinenza, veglie, lacrime e battiture.
Da molti giorni durava questo supplizio, quando, per disposizione divina, Francesco
giunse a quel luogo. E mentre il Santo passeggiava non molto discosto dal convento insieme
con un fratello e con quel povero tribolato, allontanandosi a un certo punto dal primo, si
accostò al tentato e gli disse: « Carissimo fratello, voglio e ordino che non ti angosci a
confessare quelle suggestioni e irruzioni del diavolo. Stai tranquillo: non hanno fatto alcun
danno alla tua anima. Ogni volta che ne sei assalito, ti suggerisco di recitare sette volte il
Padre nostro ».
Fu tutto esultante il frate al sentire tali parole, che cioè non era tenuto a confessare le
tentazioni, soprattutto perché si vergognava di doverlo fare ogni giorno, cosa che aggravava
il suo tormento. Ammirò la santità di Francesco che, per mezzo dello Spirito Santo, aveva
conosciuto le sue tentazioni, che lui non aveva confidato a nessuno, fuorché ai sacerdoti; e
aveva mutato spesso confessore, per la vergogna di far sapere sempre allo stesso tutta la sua
infermità interiore.
E subito che Francesco gli ebbe rivolto la parola, egli si sentì liberato, dentro e fuori, da
quella terribile prova, sofferta per lungo tempo. Con l'aiuto di Dio, grazie ai meriti del Santo,
egli ritrovò una gran serenità e pace d'anima e di corpo.
MEDITAZIONE
Per comprendere il mistero della nuova nascita di cui parla Gesù non basta conoscere le Scritture: bisogna credere. Nicodemo arriverà a penetrare questo mistero soltanto quando contemplerà il Cristo innalzato sulla croce e nella gloria. L’uomo anziano non diventa semplicemente migliore rinascendo, egli acquisisce una nuova origine. La rinascita è indispensabile, Gesù dice che bisogna che accada, perchè nascere dallo Spirito permette di avere una nuova percezione di se stessi. Attraverso questa rivelazione, Dio risponde alla domanda dell’uomo in vista della salvezza, perché l’uomo non può darsi da solo una risposta. Ma non si può semplicemente dire che l’uomo diventa “migliore” rinascendo; la sua vita acquisisce un senso. Dicevano di Francesco e dei suoi frati: “Si adoperano poi con tanta diligenza a rinnovare in sé la religione, la povertà e l'umiltà della Chiesa primitiva, -attingendo con sete e ardore di spirito alle acque pure che sgorgano dalla sorgente del Vangelo-, che si impegnano con tutte le forze ad attuare, non soltanto i comandamenti, ma anche i consigli evangelici, imitando così passo per passo la vita apostolica. Rinunciando ad ogni proprietà, rinnegano se stessi e, prendendo la loro croce, nudi seguono Cristo nudo....”
PREGHIERA
Concedi al tuo popolo, Dio misericordioso,
di proclamare la potenza del Signore risorto,
perché in lui, sacramento universale di salvezza,
manifesti al mondo la pienezza della vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Concedi al tuo popolo, Dio misericordioso,
di proclamare la potenza del Signore risorto,
perché in lui, sacramento universale di salvezza,
manifesti al mondo la pienezza della vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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