mercoledì 14 febbraio 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 15 Febbraio 2018

 
 
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 46
GIOVEDI' 15 FEBBRAIO 2018
Ss. FAUSTINO E GIOVITA-proprio-
LUCA 9,22-25
Chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Parola del Signore
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1911
1911 Vegnendo adunque la festa dell' Assunzione, santo Francesco comincia la santa quaresima, e con grandissima astinenza e asprezza macerando il corpo e confortando lo spirito con ferventi orazioni, vigilie e discipline e in queste orazioni sempre crescendo di virtù in virtù, disponea l'anima sua a ricevere li divini misteri e li divini splendori, e 'I corpo a sostenere le battaglie crudeli delli demonii, con li quali spesse volte combattea sensibilmente. E fra l' altre fu una volta in quella quaresima, che uscendo un dì santo Francesco della cella in fervore di spirito e andando ivi assai presso a stare in orazione in una tomba d' un sasso cavato, della quale insino giù a terra è una grandissima altezza e orribile e pauroso precipizio, subitamente viene il demonio, con tempesta e con rovinìo grandissimo, in forma terribile, e percuotelo per sospignerlo quindi giuso. Di che santo Francesco non avendo dove fuggire e non potendo soffrire l' aspetto crudelissimo del demonio, di subito si rivolse con le mani e col viso e con tutto il corpo al sasso e raccomandossi a Dio, brancolando colle mani se a cosa nessuna si potesse appigliare. Ma come piacque a Dio, il quale non lascia mai tentare li servi suoi più che possano portare, subitamente per miracolo il sasso, al quale egli s' accostò, si cavò secondo la forma del corpo suo e sì lo ricevette in sè, a modo come s' egli avesse messe le mani e 'I viso in una cera liquida, così nel detto sasso s' improntò la forma delle mani e de viso di santo Francesco; e così aiutato da Dio, scampò dinanzi al demonio.
Entriamo in Quaresima, e la Chiesa vuole spiegarcene subito lo scopo. La vita di Gesù ha compimento sulla croce, ma al tempo stesso nella risurrezione, che dalla croce è inseparabile. Se vogliamo seguire Gesù e intraprendere questo grande cammino che deve condurci al Padre, la prima cosa da fare è rinunciare a noi stessi. Gesù non ci dice subito di prendere la nostra croce, perché se noi prendessimo la nostra croce stando in noi stessi, questa sarebbe insopportabile.
Gesù ci domanda di rinunciare innanzi tutto a noi stessi, cioè al nostro io.
MEDITAZIONE
Il Cristo è venuto per la salvezza di tutti gli uomini che l'accoglieranno con umile fede. Per seguire Gesù si deve avere il coraggio di perdersi completamente, senza tenere più niente per sé: tempo, affetti, progetti e desideri. Se si dona tutto al Signore con amore, Egli lo restituisce centuplicato e non fa pentire di averglielo donato. Ma per fare ciò, si deve avere il coraggio di fidarsi delle parole del Signore, soprattutto quando parla di croce e di morte. Gesù non ci dice subito di prendere la nostra croce, perché se noi prendessimo la nostra croce stando in noi stessi, questa sarebbe insopportabile. Gesù ci domanda di rinunciare innanzi tutto a noi stessi, cioè al nostro io. San Francesco (FF356)
“”... un giorno in cui in questa chiesa si leggeva il brano del Vangelo relativo al mandato affidato agli Apostoli di predicare, il Santo, che ne aveva intuito solo il senso generale, dopo la Messa, pregò il sacerdote di spiegargli il passo. Il sacerdote glielo commentò punto per punto, e Francesco, udendo che i discepoli di Cristo non devono possedere né oro, né argento, né denaro, né portare bisaccia, né pane, né bastone per via, né avere calzari, né due tonache, ma soltanto predicare il Regno di Dio e la penitenza (Mt 10,7-10; Mc 6, 8-9; Lc 9,1-6), subito, esultante di spirito Santo, esclamò: " Questo voglio, questo chiedo, questo bramo di fare con tutto il cuore! ".
….....si scioglie dai piedi i calzari, abbandona il suo bastone, si accontenta di una sola tunica, sostituisce la sua cintura con una corda. Da quell'istante confeziona. per sé una veste che riproduce l'immagine della croce, per tener lontane tutte le seduzioni del demonio; la fa ruvidissima, per crocifiggere la carne e tutti i suoi vizi (Gal 5,24)e peccati, e talmente povera e grossolana da rendere impossibile al mondo invidiargliela! “”
PREGHIERA
Ispira le nostre azioni, Signore,
e accompagnale con il tuo aiuto,
perché ogni nostra attività
abbia sempre da te il suo inizio
e in te il suo compimento.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.

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