SAN FRANCESCO E IL VANGELO 45
MERCOLEDI' 14 FEBBRAIO 2018
LE CENERI-Ss.CIRILLO E METODIO PATR.EUROPA-proprio
LE CENERI-Ss.CIRILLO E METODIO PATR.EUROPA-proprio
MATTEO 6,1-6.16-18
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Parola del Signore
.I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1910
1910 Appressandosi poi alla festa della Assunzione della nostra Donna, e santo Francesco cerca opportunità di luogo più solitario e segreto nel quale egli possa più solitario fare la quaresima di santo Michele Arcagnolo, la quale cominciava per la detta festa della Assunzione. Ond'egli chiama frate Leone e dicegli così: « Va' e sta' in sulla porta dell'oratorio del luogo de' frati, e quando io ti chiamerò, e tu torna a me ». E va frate Leone e sta in sulla porta, e santo Francesco si dilunga un pezzo e chiama forte. E udendo frate Leone chiamare, torna a lui, e santo Francesco gli dice: « Figliuolo, cerchiamo altro luogo più segreto onde tu non mi possa udire così quand' io ti chiamerò ». E cercando sì ebbono veduto del lato del monte, dalla parte del meriggio, un luogo segreto e troppo bene atto, secondo la sua intenzione, ma non vi si potea andare, però che dinanzi v' era una apritura di sasso molto orribile e paurosa: di che con grande fatica ci vi puosono suso uno legno a modo di ponte e passarono di là. Allora santo Francesco sì manda per gli altri frati e dice loro come egli intende di fare la quaresima di santo Michele in quello luogo solitario; e però li priega ch' eglino vi facciano una celluzza, sicchè per nessuno suo gridare e' potesse essere udito da loro. E fatta che fu la celluzza di santo Francesco, dice a loro: « Andatene al luogo vostro e me lasciate qui solitario però che con l' aiuto di Dio io intendo di fare qui questa quaresima sanza istropiccìo di mente, e però nessuno di voi venga a me, nè nessuno secolare non lasciate venire a me. Ma tu, frate Leone, solamente, una sola volta il dl verrai a me con uno poco di pane e d' acqua, e la notte un' altra volta nell' ora del mattutino; e allora verrai a me con silenzio e quando se' in capo del ponte e tu dirai: Domine labia mea aperies. E s' io ti rispondo, passa e vieni alla cella e diremo insieme il mattutino; e se io non ti rispondo, partiti immantanente ». E questo dicea santo Francesco, però che alcuna volta era sì ratto in Dio, ch'egli non udiva nè sentiva niente con sentimenti del corpo. E detto questo santo Francesco diede loro la benedizione, ed eglino si ritornarono al luogo.
MEDITAZIONE
Gesù dice : “.....quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. La preghiera è un atto strettamente personale: è il cibo spirituale del convertito, del “risvegliato”. Ci permette di scendere nella profondità dell'anima nostra e ascoltare i nostri silenzi....La preghiera è vibrazione interiore che ci permette, se apriamo il nostro cuore, l'incontro con l'Amato. I riti di purificazione quaresimali, sono inutili se dimentichiamo il loro vero significato, che è quello di purificare il nostro cuore da tutte le intenzioni di male. Purtroppo anche gli atti di culto possono diventare occasione per mettersi in mostra ed esibire una presunta santità. Per questo Gesù ci invita a non metterci in mostra davanti agli uomini.La Quaresima è un'occasione per approfondire il nostro rapporto con Dio e san Francesco la viveva intensamente. “”FF1559 Noi che siamo vissuti con lui, lo abbiamo udito dire a più riprese quella parola del
Vangelo: Le volpi hanno la tana e gli uccelli del cielo il nido, ma il figlio dell'uomo non ha dove posare
il capo.E seguitava: « Il Signore, quando stava in disparte a pregare e digiunò quaranta giorni e
quaranta notti, non si fece apprestare una cella o una casa, ma si riparò sotto le rocce della
montagna ». Così, sull'esempio del Signore, non volle avere in questo mondo né casa né cella,
e neanche voleva gli fossero edificate. Anzi, se gli sfuggiva la raccomandazione: «
Preparatemi questa cella così », dopo non ci voleva dimorare, in ossequio alla parola del
Vangelo: Non vi preoccupate.
1560 Vicino a morte, volle fosse scritto nel suo Testamento che tutte le celle e case dei frati
dovevano essere costruite con fango e legname, per meglio conservare la povertà e l'umiltà””.
Gesù dice : “.....quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. La preghiera è un atto strettamente personale: è il cibo spirituale del convertito, del “risvegliato”. Ci permette di scendere nella profondità dell'anima nostra e ascoltare i nostri silenzi....La preghiera è vibrazione interiore che ci permette, se apriamo il nostro cuore, l'incontro con l'Amato. I riti di purificazione quaresimali, sono inutili se dimentichiamo il loro vero significato, che è quello di purificare il nostro cuore da tutte le intenzioni di male. Purtroppo anche gli atti di culto possono diventare occasione per mettersi in mostra ed esibire una presunta santità. Per questo Gesù ci invita a non metterci in mostra davanti agli uomini.La Quaresima è un'occasione per approfondire il nostro rapporto con Dio e san Francesco la viveva intensamente. “”FF1559 Noi che siamo vissuti con lui, lo abbiamo udito dire a più riprese quella parola del
Vangelo: Le volpi hanno la tana e gli uccelli del cielo il nido, ma il figlio dell'uomo non ha dove posare
il capo.E seguitava: « Il Signore, quando stava in disparte a pregare e digiunò quaranta giorni e
quaranta notti, non si fece apprestare una cella o una casa, ma si riparò sotto le rocce della
montagna ». Così, sull'esempio del Signore, non volle avere in questo mondo né casa né cella,
e neanche voleva gli fossero edificate. Anzi, se gli sfuggiva la raccomandazione: «
Preparatemi questa cella così », dopo non ci voleva dimorare, in ossequio alla parola del
Vangelo: Non vi preoccupate.
1560 Vicino a morte, volle fosse scritto nel suo Testamento che tutte le celle e case dei frati
dovevano essere costruite con fango e legname, per meglio conservare la povertà e l'umiltà””.
PREGHIERA
O Dio, nostro Padre,
concedi al popolo cristiano
di iniziare con questo digiuno
un cammino di vera conversione,
per affrontare vittoriosamente
con le armi della penitenza
il combattimento contro lo spirito del male.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
O Dio, nostro Padre,
concedi al popolo cristiano
di iniziare con questo digiuno
un cammino di vera conversione,
per affrontare vittoriosamente
con le armi della penitenza
il combattimento contro lo spirito del male.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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