SAN FRANCESCO E IL VANGELO 42
DOMENICA 11 FEBBRAIO 2018
MARCO 1,40-45
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore
Vita Seconda di Tommaso da Celano 647
Un giorno di Pasqua, nell'eremo di Greccio i frati avevano preparata la mensa in modo più accurato del solito, con tovaglie bianche e bicchieri di vetro. Anche il Padre scende dalla cella per mangiare e vede la mensa rialzata da terra e preparata con inutile ricercatezza. Ma se la mensa ride, egli non sorride affatto.
Di nascosto e adagio adagio ritrae il passo, si pone in testa il cappello di un povero, presente in quel momento, e con un bastone in mano se ne esce fuori. E alla porta aspetta che i frati comincino a mangiare, perché erano soliti non aspettarlo quando non giungeva al segnale fissato.
Hanno appena cominciato e quel vero povero si mette a gridare dalla porta: «Per amore del Signore Iddio, fate l'elemosina a questo pellegrino povero e ammalato».
«Entra pure qui, tu, per amore di colui che hai invocato», gli rispondono i frati.
Entra subito e si presenta ai commensali. Quale stupore dovette destare il pellegrino in quei comodi cittadini!
Gli danno, a sua richiesta, una scodella ed egli, seduto solo per terra, la pone sulla cenere. «Ora sì,--esclama-- sto seduto come un frate minore!» E rivolto ai frati: «Gli esempi della povertà del Figlio di Dio devono stimolare noi più degli altri religiosi. Ho visto una mensa preparata con ricercatezza ed ho pensato che non fosse quella di poveri che vanno di porta in porta ».
Il seguito del fatto dimostra come Francesco fu simile a quel pellegrino, che nello stesso giorno era solo in Gerusalemme, e nondimeno con le sue parole rese ardente il cuore dei discepoli.
Un giorno di Pasqua, nell'eremo di Greccio i frati avevano preparata la mensa in modo più accurato del solito, con tovaglie bianche e bicchieri di vetro. Anche il Padre scende dalla cella per mangiare e vede la mensa rialzata da terra e preparata con inutile ricercatezza. Ma se la mensa ride, egli non sorride affatto.
Di nascosto e adagio adagio ritrae il passo, si pone in testa il cappello di un povero, presente in quel momento, e con un bastone in mano se ne esce fuori. E alla porta aspetta che i frati comincino a mangiare, perché erano soliti non aspettarlo quando non giungeva al segnale fissato.
Hanno appena cominciato e quel vero povero si mette a gridare dalla porta: «Per amore del Signore Iddio, fate l'elemosina a questo pellegrino povero e ammalato».
«Entra pure qui, tu, per amore di colui che hai invocato», gli rispondono i frati.
Entra subito e si presenta ai commensali. Quale stupore dovette destare il pellegrino in quei comodi cittadini!
Gli danno, a sua richiesta, una scodella ed egli, seduto solo per terra, la pone sulla cenere. «Ora sì,--esclama-- sto seduto come un frate minore!» E rivolto ai frati: «Gli esempi della povertà del Figlio di Dio devono stimolare noi più degli altri religiosi. Ho visto una mensa preparata con ricercatezza ed ho pensato che non fosse quella di poveri che vanno di porta in porta ».
Il seguito del fatto dimostra come Francesco fu simile a quel pellegrino, che nello stesso giorno era solo in Gerusalemme, e nondimeno con le sue parole rese ardente il cuore dei discepoli.
MEDITAZIONE
Cos’ha Gesù, che cosa irradia il Maestro per provocare nel lebbroso questa supplica colma di fiducia: “Se vuoi, puoi guarirmi”? Gesù si avvicina al lebbroso: “Lo toccò”; il lebbroso manifesta la sua fiducia, la sua gioia, la sua testimonianza, non può tacere.
E noi? Noi siamo la Chiesa di Gesù che prolunga la sua presenza e la sua opera nel mondo. In tutti i settori dove è in gioco il dolore di un qualsiasi uomo, dove la sua dignità di figlio di Dio è in pericolo, dove c’è emarginazione, qualunque essa sia, là si gioca la nostra credibilità in quanto Chiesa che porta la salvezza di Gesù. Anche Francesco, ripieno di Spirito santo, liberava il popolo da ogni male, scacciava i demoni e guariva i malati come Gesù. Un giorno,""Dal sobborgo,dove era alloggiato come ospite, vide sopra la città una ridda di demoni che infiammavano i cittadini, già eccitati, alla reciproca strage. A scacciare quegli spiriti delI'aria, fomentatori
della sedizione, inviò frate Silvestro, uomo semplice come una colomba, ingiungendogli: “
Vai davanti alla porta della città e, da parte di Dio onnipotente, comanda ai demoni, in virtù
di obbedienza, di andarsene in fretta ”.
Corre, quel vero obbediente, a compiere i comandi del Padre, innalzando inni di lode alla presenza di Dio, e, giunto davanti alla porta della città, incomincia a gridare
gagliardamente: “ Da parte di Dio onnipotente e per comando del suo servo Francesco, andatevene via, lontano da qui, o demoni tutti quanti! ”.
Immediatamente la città torna in pace e tutti i cittadini, in perfetta tranquillità, si adoperano a ripristinare fra loro i diritti della convivenza civile"". FF1114.
Cos’ha Gesù, che cosa irradia il Maestro per provocare nel lebbroso questa supplica colma di fiducia: “Se vuoi, puoi guarirmi”? Gesù si avvicina al lebbroso: “Lo toccò”; il lebbroso manifesta la sua fiducia, la sua gioia, la sua testimonianza, non può tacere.
E noi? Noi siamo la Chiesa di Gesù che prolunga la sua presenza e la sua opera nel mondo. In tutti i settori dove è in gioco il dolore di un qualsiasi uomo, dove la sua dignità di figlio di Dio è in pericolo, dove c’è emarginazione, qualunque essa sia, là si gioca la nostra credibilità in quanto Chiesa che porta la salvezza di Gesù. Anche Francesco, ripieno di Spirito santo, liberava il popolo da ogni male, scacciava i demoni e guariva i malati come Gesù. Un giorno,""Dal sobborgo,dove era alloggiato come ospite, vide sopra la città una ridda di demoni che infiammavano i cittadini, già eccitati, alla reciproca strage. A scacciare quegli spiriti delI'aria, fomentatori
della sedizione, inviò frate Silvestro, uomo semplice come una colomba, ingiungendogli: “
Vai davanti alla porta della città e, da parte di Dio onnipotente, comanda ai demoni, in virtù
di obbedienza, di andarsene in fretta ”.
Corre, quel vero obbediente, a compiere i comandi del Padre, innalzando inni di lode alla presenza di Dio, e, giunto davanti alla porta della città, incomincia a gridare
gagliardamente: “ Da parte di Dio onnipotente e per comando del suo servo Francesco, andatevene via, lontano da qui, o demoni tutti quanti! ”.
Immediatamente la città torna in pace e tutti i cittadini, in perfetta tranquillità, si adoperano a ripristinare fra loro i diritti della convivenza civile"". FF1114.
PREGHIERA
Risanaci, o Padre, dal peccato che ci divide,
e dalle discriminazioni che ci avviliscono;
aiutaci a scorgere anche nel volto del lebbroso
l’immagine del Cristo sanguinante sulla croce,
per collaborare all’opera della redenzione
e narrare ai fratelli la tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Risanaci, o Padre, dal peccato che ci divide,
e dalle discriminazioni che ci avviliscono;
aiutaci a scorgere anche nel volto del lebbroso
l’immagine del Cristo sanguinante sulla croce,
per collaborare all’opera della redenzione
e narrare ai fratelli la tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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