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SAN FRANCESCO E IL VANGELO 44
MARTEDI' 13 FEBBRAIO 2018
S.MARTINIANO-
S.MARTINIANO-
MARCO 8,14-21
Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode.
Guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».
Parola del Signore
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».
Parola del Signore
Leggenda Maggiore di San Bonaventura V,2 : FF 1089
1089 Una notte, contrariamente al solito, si era coricato con un cuscino di piume sotto la testa, a causa della sua malattia al capo e agli occhi. Ma il demonio, entrato nel cuscino, tormentò il Santo in molte maniere, stornandolo dalla santa orazione, per tutta la notte, finché al mattino egli poté chiamare il compagno e ordinargli di portare il guanciale fuori dalla cella e di gettarlo ben lontano, insieme col demonio . Quanto al frate, come fu uscito dalla cella con il cuscino, perse le forze e rimase totalmente paralizzato. E solo quando si sentì chiamare indietro dalla voce del padre santo, che aveva visto tutto in ispirito, ricuperò completamente le forze fisiche e la sensibilità.
1089 Una notte, contrariamente al solito, si era coricato con un cuscino di piume sotto la testa, a causa della sua malattia al capo e agli occhi. Ma il demonio, entrato nel cuscino, tormentò il Santo in molte maniere, stornandolo dalla santa orazione, per tutta la notte, finché al mattino egli poté chiamare il compagno e ordinargli di portare il guanciale fuori dalla cella e di gettarlo ben lontano, insieme col demonio . Quanto al frate, come fu uscito dalla cella con il cuscino, perse le forze e rimase totalmente paralizzato. E solo quando si sentì chiamare indietro dalla voce del padre santo, che aveva visto tutto in ispirito, ricuperò completamente le forze fisiche e la sensibilità.
MEDITAZIONE
Il lievito, in questo brano, simboleggia lo Spirito che anima la vita di un uomo; quello dei farisei e di Erode è l’opposto dell’umile disponibilità senza la quale si vedono i segni compiuti da Gesù, ma non se ne comprende il significato. Anche i discepoli non riescono a cogliere il senso dei gesti e delle parole del Signore, perché le preoccupazioni materiali impediscono loro di cercarlo. Francesco e il Vangelo, oggi, ci ricordano come si fa ad essere contenti di Dio: vivere nella semplicità. Lasciare il cuore aperto a ciò che arriva, senza attaccarsi a nulla, senza lamentarsi di nulla, in modo da essere sempre pronti ad essere afferrati totalmente da Lui.
Il lievito, in questo brano, simboleggia lo Spirito che anima la vita di un uomo; quello dei farisei e di Erode è l’opposto dell’umile disponibilità senza la quale si vedono i segni compiuti da Gesù, ma non se ne comprende il significato. Anche i discepoli non riescono a cogliere il senso dei gesti e delle parole del Signore, perché le preoccupazioni materiali impediscono loro di cercarlo. Francesco e il Vangelo, oggi, ci ricordano come si fa ad essere contenti di Dio: vivere nella semplicità. Lasciare il cuore aperto a ciò che arriva, senza attaccarsi a nulla, senza lamentarsi di nulla, in modo da essere sempre pronti ad essere afferrati totalmente da Lui.
.PREGHIERA
O Dio, che hai promesso di essere presente
in coloro che ti amano
e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola,
rendici degni di diventare tua stabile dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
O Dio, che hai promesso di essere presente
in coloro che ti amano
e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola,
rendici degni di diventare tua stabile dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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