sabato 15 luglio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 15 Luglio 2017

San Francesco e il Vangelo
7 giugno
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 196
SABATO 15 LUGLIO 2017
S.BONAVENTURA--festa--proprio
+Dal Messale Serafico
MATTEO 5, 13-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli» .
Parola del Signore.
+Dal calendario liturgico della Chiesa
Mt 10,24-33
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia!
Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. 
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. 
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Parola del Signore
TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO II
IL MIRACOLO DELLE STIMMATE
E LA MANIERA IN CUI IL SERAFINO GLI APPARVE
831 Abbiamo proprio visto queste cose che narriamo, con le mani con cui scriviamo le abbiamo toccate, e ciò che testimoniamo con le labbra l'abbiamo visto con commossi occhi, confermando per ogni tempo ciò che una volta sola abbiamo giurato toccando i sacri oggetti. Molti frati con noi, mentre viveva il Santo, videro la stessa cosa; alla sua morte poi oltre cinquanta frati, con innumerevoli laici, l'hanno venerato. Non vi sia alcuna incertezza, nessun dubbio sorga sul dono di questa eterna bontà! E voglia Dio che per tale serafico amore molte membra aderiscano al capo, Cristo, e che in tal guerra si trovino degne di tale armatura, e che nel Regno siano elevate a simile ordine! Chi mai, sano d'intelletto, non direbbe che ciò appartiene alla gloria di Cristo? Ma basti, comunque, la pena già inflitta agli increduli a ripagare gli indevoti e renda dall'altra gli stessi devoti più certi.
MEDITAZIONE
Oggi parliamo di s.Bonaventura.
Bonaventura (Bagnoregio, Viterbo, 1218 – Lione, Francia, 15 luglio 1274), mistico e pensatore medievale, dottore allo studio di Parigi, diede forma di sintesi sapienziale alla teologia scolastica sulle orme di Agostino. L’espressione più matura di questo umanesimo teologico è nell’«Itinerario della mente a Dio». Discepolo di san Francesco guidò con superiore saggezza il suo ordine (1257-1273), tanto da essere chiamato «secondo fondatore e padre». Scrisse numerose opere di carattere teologico e mistico ed importante fu la «Legenda maior», biografia ufficiale di San Francesco, a cui si ispirò Giotto per il ciclo delle Storie di San Francesco. 
Fu nominato vescovo di Albano e cardinale.
Partecipò al II Concilio di Lione che, grazie anche al suo contributo, segnò un riavvicinamento fra Chiesa latina e Chiesa greca. Proprio durante il Concilio, morì a Lione, il 15 luglio 1274.
PREGHIERA
Dio onnipotente, guarda a noi tuoi fedeli
riuniti nel ricordo della nascita al cielo
del vescovo san Bonaventura,
e fa’ che siamo illuminati dalla sua sapienza
e stimolati dal suo serafico ardore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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