lunedì 31 luglio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 1 Agosto 2017

sua foto.
San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 213
MARTEDI' 1 AGOSTO 2017
S.ALFONSO MARIA DE' LIGUORI--memoria
MATTEO 13, 36-43
Come si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». 
Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore
TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO IV
IL POTERE CHE EBBE SULLE CREATURE SENSIBILI
846 23. Mentre un giorno il beato Francesco attraversava, su di una piccola barca, il lago di Rieti diretto verso l'eremo di Greccio, un pescatore gli offrì un uccello fluviale, con cui rallegrarsi davanti al Signore. Il beato padre lo prese con gioia e lo invitò con dolcezza a volare via liberamente. Esso non voleva andarsene e si rannicchiava come in un nido nelle sue mani, il Santo allora, alzati gli occhi al cielo, rimase a lungo in preghiera. Dopo una lunga pausa, come ritornato in sé da un'estasi, comandò dolcemente all'uccello di ritornare senza timore alla libertà di prima. Ricevuto dunque il permesso con la sua benedizione, lietamente, con un battito d'ali l'uccello volò via liberamente.
MEDITAZIONE 
La compresenza nel campo del seme buono, che produce frutto buono, e del seme cattivo, che produce zizzania, è anche il segno della compresenza nel nostro animo del desiderio buono della vita di Dio, mescolato ai desideri terreni. Noi non riusciamo, né in fondo vogliamo distaccarci dai desideri terreni, dalle cose e dalle persone di qui; ma anche vorremmo essere presso Dio, e vederlo, essere sempre con Lui nel suo riposo e nella sua gioia, nella comunione con Lui e i suoi santi. E Dio ci ha lasciato la Sua parola, come compagna di vita su questa terra, perché sappiamo cosa è gradito a Lui, e che Lui conosce i nostri cuori e discerne ogni bene – piccolo o grande – presente in esso, anche se assediato dalla zizzania.
Alfonso (Napoli 1696 – Nocera de’ Pagani, Salerno, 1 agosto 1787), già avvocato del foro di Napoli, lasciò la toga per la vita ecclesiastica. Apostolo del culto all’Eucaristia e alla Vergine, guidò i fedeli alla meditazione dei novissimi, alla preghiera e alla vita sacramentale. L'intento era quello di imitare Cristo, cominciando dai Redentoristi da lui fondati, i quali andavano via via operando per la redenzione di tante anime con missioni, esercizi spirituali e varie forme di apostolato straordinario. L'imitazione di Cristo era anche il sommo desiderio di Francesco..." ... la sua affettuosa bontà si espandeva verso coloro che natura e grazia rendevano suoi consorti . Non c'è da meravigliarsi: come la pietà del cuore lo aveva reso fratello di tutte le altre creature, così la carità di Cristo lo rendeva ancor più intensamente fratello di coloro che portano in sé l'immagine del Creatore e sono stati redenti dal sangue del Redentore."" FF1168.


PREGHIERA
O Dio, che proponi alla tua Chiesa
modelli sempre nuovi di vita cristiana,
fa’ che imitiamo l’ardore apostolico
del santo vescovo Alfonso Maria de’ Liguori
nel servizio dei fratelli,
per ricevere con lui
il premio riservato ai tuoi servi fedeli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 31 Luglio 2017

· 
San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 212

LUNEDI' 31 LUGLIO 2017
S.IGNAZIO DI LOYOLA--memoria--
MATTEO 13, 31-35
In quel tempo, Gesù espose alla folla un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:«Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Parola del Signore.


+TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO IV
IL POTERE CHE EBBE SULLE CREATURE SENSIBILI
845 22. Nella città di Parma, uno studente era talmente infastidito dall'insistente garrire di una rondine, da non poter in alcun modo meditare. Costui piuttosto eccitato, cominciò a dire: "Questa rondine è stata una di quelle, che, come si legge, una volta non permetteva a san Francesco di predicare, finché egli non le impose il silenzio ". E rivolto alla rondine esclamò: "In nome di san Francesco ti ordino che tu permetta di essere da me presa". Essa tosto volò tra le sue mani. Stupefatto lo studente le restituì la libertà, e in seguito non sentì più il suo garrire.
MEDITAZIONE
La ricerca di Dio per sant'Ignazio era una realtà e non un sogno indistinto, non lo cercava con l'immaginazione e la sensibilità; voleva realmente trovarlo e per questo ricercava in tutto la volontà di Dio. Era un uomo riflessivo, che studiava, esaminava e cercava con pazienza la soluzione più giusta. 
Ignazio confidava di poter trovare la volontà di Dio mediante la preghiera, nelle consolazioni e nelle desolazioni dello spirito. Quando si trattava di cose importanti egli rifletteva per settimane intere, pregava, offriva la Messa, per trovare quello che Dio voleva. Così la ricerca di Dio era molto concreta, e altrettanto concreto il suo vivere con Dio. Egli ebbe un desiderio ardente di conoscere Cristo intimamente, di amarlo, di servirlo per sempre con tutto se stesso. E ricevette la risposta del Padre a La Storta, in una visione che lo colmò di gioia: "Io voglio che tu mi serva". Servire il Padre e il Figlio, il Padre per mezzo del Figlio fu la felicità di sant'Ignazio, in un amore totale: trovare Dio e trovarlo nell'essere compagno di Cristo. I Santi hanno provato tutti lo stesso desiderio: trovare Dio e vivere totalmente nella divina Volontà. S.Ignazio e san Francesco ne sono un esempio. Infatti, ""Lo Spirito del Signore, che lo aveva unto e inviato , assisteva il suo servo Francesco,ovunque si dirigesse; lo assisteva Cristo stesso, potenza e sapienza di Dio. Per questo le sue parole sovrabbondavano di sana dottrina e i suoi miracoli erano così splendidi ed efficaci. Era, la sua parola, come un fuoco ardente, che penetrava l'intimo del cuore e ricolmava d'ammirazione le menti; non sfoggiava l'eleganza della retorica, ma aveva il profumo e l'afflato della rivelazione divina"". FF1210.

PREGHIERA
O Dio, che a gloria del tuo nome
hai suscitato nella Chiesa
sant’Ignazio di Loyola, concedi anche a noi,
con il suo aiuto e il suo esempio,
di combattere la buona battaglia del Vangelo,
per ricevere in cielo la corona dei santi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

sabato 29 luglio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 30 Luglio 2017

San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 211
DOMENICA 30 LUGLIO 2017
MATTEO 13, 44-52 
Vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.
Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».

Parola del Signore.
Forma breve (Mt 13,44-46):
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Parola del Signore
+TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO IV
IL POTERE CHE EBBE SULLE CREATURE SENSIBILI 
844 21. S'avvicinò una volta ad un paese di nome Alviano, per predicarvi. Radunato il popolo e chiesto il silenzio, quasi non poteva essere udito per il garrire delle molte rondini che nidificavano in quel luogo. Mentre tutti lo ascoltavano, si rivolse ad esse dicendo: "Sorelle mie rondini, ormai è ora che parli anch'io, giacché voi fino ad ora avete detto abbastanza! Ascoltate la parola di Dio standovene zitte, finché il discorso d l Signore sarà terminato ".
E quelle, come fossero dotate di ragione, subito tacquero, né si mossero dal loro luogo, finché tutta la predica fu finita. Tutti coloro che assistettero, pieni di stupore, dettero gloria a Dio.

MEDITAZIONE
Come il ruscello scorre naturalmente verso il mare, così l’uomo è in cammino verso Dio. Questo insegnamento sugli uomini si trova nella parabola di Gesù che ci presenta il Vangelo. È riassunto in sette righe di una semplicità geniale. Il Regno dei cieli è proprio ciò che si cerca nel profondo del cuore. È come un tesoro di cui si scopre l’esistenza. È come una perla, la perla delle perle che il mercante ha cercato per tutta la sua vita. Se il mercante raggiunge il suo obiettivo, non è grazie alla sua tenacia, ma perché ciò gli è concesso in dono. Tuttavia, per il regno dei cieli, bisogna impegnarsi personalmente, essere pronti anche a sacrificare tutto.... : per saper cogliere questo dono bisogna essere pronti......e si deve aiutare chi pronto non è. 
Francesco stimolava tutti a migliorarsi, con le parole e con l'esempio. ""Al sentir nominare l'amor del Signore, subito si sentiva stimolato, colpito, infiammato:quel nome era per lui come un plettro, che gli faceva vibrare l'intimo del cuore. “ Offrire, in compenso dell'elemosina, il prezioso patrimonio dell'amor di Dio--così egli affermava--è nobile prodigalità; e stoltissimi sono coloro che lo stimano meno del denaro, poiché soltanto il prezzo inapprezzabile dell'amor divino è capace di comprare il regno dei cieli. E molto si deve amare l'amore di Colui che molto ci ha amato ”. FF1161.

PREGHIERA
O Padre, fonte di sapienza,
che ci hai rivelato in Cristo
il tesoro nascosto e la perla preziosa,
concedi a noi il discernimento dello Spirito,
perché sappiamo apprezzare fra le cose del mondo
il valore inestimabile del tuo regno,
pronti ad ogni rinunzia
per l’acquisto del tuo dono.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

venerdì 28 luglio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 29 Luglio 2017


San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 210
SABATO 29 LUGLIO 2017
S.MARTA--memoria--proprio--
GIOVANNI 11,19-27
Io credo che sei il Cristo, il Figlio di Dio.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 
Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». 
Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno».
Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Parola del Signore.
Oppure (Lc 10,38-42: Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose):
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. 
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. 
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore
+TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO IV
IL POTERE CHE EBBE SULLE CREATURE SENSIBILI
843 20. Le stesse creature si sentivano spinte a rispondere con amore a san Francesco e a ricambiare con gratitudine quanto era loro dato.
Una volta, facendo viaggio attraverso la valle Spoletana, nelle vicinanze di Bevagna, arrivò ad un luogo ove si era radunata una grandissima quantità di uccelli di varie specie.. Avendoli scorti il santo di Dio per il particolare amore del Creatore, con cui amava tutte le creature, accorse sollecitamente a quel luogo, salutandoli col modo consueto, come se fossero dotati di ragione. Poiché gli uccelli non volavano via, egli si avvicinò e andando e venendo in mezzo a loro, toccava col lembo della sua tonaca il loro capo e il loro corpo. Pieno di gioia e di ammirazione, li invitò ad ascoltare volentieri la parola di Dio, e così disse: "Fratelli miei uccelli! Dovete lodare molto il vostro Creatore e sempre amarlo perché vi ha rivestito di piume e vi ha donato le penne per volare. Infatti tra tutte le creature vi ha fatti liberi, donandovi la trasparenza dell'aria. Voi non seminate né mietete, eppure Egli vi mantiene senza alcuno vostro sforzo!".
A tali parole, gli uccelli, facendo festa, cominciarono ad allungare il collo, spalancare le ali, aprire il becco, fissandolo attentamente. Né si allontanarono da là, finché, fatto un segno di croce, non diede loro il permesso e la benedizione.
Tornato dai frati, cominciò ad accusarsi di negligenza, perché prima non aveva mai predicato agli uccelli. Perciò da quel giorno esortava gli uccelli, gli animali ed anche le creature insensibili, alla lode e all'amore verso il Creatore.

MEDITAZIONE
Marta, sorella di Maria, corse incontro a Gesù quando venne per risuscitare il fratello Lazzaro e professò la sua fede nel Cristo Signore: «Io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che deve venire nel mondo» (Gv 11, 27). Accolse con premura nella sua casa di Betania il divino Maestro, che la esortò a unire al servizio di ospitalità l’ascolto della sua parola (Lc 10, 38-42; Gv 12, 1). Marta ha avuto fiducia in Gesù e lo ha amato. Anche Francesco ha avuto fiducia in Gesù e lo ha amato profondamente. Diceva ai suoi compagni: ""Niente dunque ci ostacoli, niente ci separi, niente si frapponga. E ovunque, noi tutti, in ogni luogo, in ogni ora e in ogni tempo, ogni giorno e ininterrottamente crediamo veramente e umilmente e teniamo nel cuore e amiamo, onoriamo, adoriamo, serviamo, lodiamo e benediciamo, glorifichiamo ed esaltiamo, magnifichiamo e rendiamo grazie all'altissimo e sommo eterno Dio, Trinità e Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose e Salvatore di tutti coloro che credono e sperano in lui, e amano lui che è senza inizio e senza fine, immutabile, invisibile, inenarrabile, ineffabile incomprensibile. ininvestigabile, benedetto, degno di lode, glorioso, sopraesaltato, sublime, eccelso, soave, amabile, dilettevole e tutto sopra tutte le cose desiderabile nei
secoli dei secoli. Amen. "" FF 71.
PREGHIERA
Dio onnipotente ed eterno,
il tuo Figlio fu accolto come ospite a Betania
nella casa di santa Marta,
concedi anche a noi
di esser pronti a servire Gesù nei fratelli,
perché al termine della vita
siamo accolti nella tua dimora.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

giovedì 27 luglio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 28 LUGLIO 2017

ua foto.
San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 209
VENERDI' 28 LUGLIO 2017
Ss.NAZARIO E CELSO
MATTEO 13, 18-23
Colui che ascolta la Parola e la comprende, questi dà frutto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
Parola del Signore
+ TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO III
IL POTERE CHE EBBE SULLE CREATURE INSENSIBILI,
E SPECIALMENTE SUL FUOCO
842 Celebrando il Santo, il giorno della Natività del Signore, la memoria del presepio del bambino di Betlemme, e rievocando misticamente tutti i particolari dell'ambiente nel quale nacque il bambino Gesù, molti prodigi si manifestarono per intervento divino. Fra questi vi è quello del fieno sottratto a quella mangiatoia, che divenne rimedio alle infermità di molti e che fu utile particolarmente alle partorienti in difficoltà e a tutti gli animali contagiati da epidemie.
Avendo narrato tutto ciò delle creature insensibili, aggiungiamo ora qualcosa sull'obbedienza prestata dalle creature sensibili.

MEDITAZIONE
Noi cerchiamo la gioia della parola, ed è cosa ottima, ma sovente tutto sembra finire li, perché non abbiamo costanza. Bisogna cercare la vita che è nella parola, con uno sforzo duro e difficile, perché essa possa mettere radici nella terra sassosa del nostro cuore, radici profonde, che resistano a tutte le stagioni. 
Nella preghiera bisogna essere perseveranti nella parola di Dio, superando la stanchezza, lo scoraggiamento, per trovarvi la sorgente profonda; allora soltanto darà frutti in noi e non sarà solo motivo di una gioia superficiale. 
Accogliere la parola di Dio è vivere uniti a lui, è prendere sul serio la vita, offrendo con semplicità la nostra vita perché sia feconda per tutto il mondo, proprio come ha fatto Francesco, che diceva: ""E sempre costruiamo in noi una casa e una dimora permanente a Lui, che è il Signore Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, e che dice: "Vigilate dunque e pregate in ogni tempo,affinché possiate sfuggire tutti i mali che accadranno e stare davanti al Figlio dell'uomo. E quando vi mettete a pregare, dite: Padre nostro che sei nei cieli. E adoriamolo con cuore puro, poiché bisogna sempre pregare senza stancarsi mai; infatti il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e bisogna che quelli che lo adorano, lo adorino in spirito e verità". E a lui ricorriamo come al pastore e al vescovo
delle anime nostre, il quale dice: "lo sono il buon Pastore, che pascolo le mie pecore e do la mia vita per le mie pecore". "Voi siete tutti fratelli. Non vogliate chiamare nessuno padre vostro sulla terra,perché uno solo è il vostro Padre, quello che è nei cieli. Né fatevi chiamare maestri, perché uno solo è il vostro maestro, che è nei cieli, [Cristo]". "Se rimarrete in me e rimarranno in voi le mie parole, domanderete quel che vorrete e vi sarà fatto. Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, ci sono io in mezzo a loro. Ecco, io sono con voi fino alla fine dei secoli. Le parole che vi ho detto sono spirito e vita . lo sono la via, la verità e la vita". FF61.

PREGHIERA
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore,
e donaci i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

mercoledì 26 luglio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 26 LUGLIO 2017

San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 207
MERCOLEDI' 26 LUGLIO 2017
Ss.GIOACCHINO ED ANNA--memoria--
MATTEO 13, 1-9
Una parte del seme cadde sul terreno buono e diede frutto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Parola del Signore
+TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO III
IL POTERE CHE EBBE SULLE CREATURE INSENSIBILI,
E SPECIALMENTE SUL FUOCO
840 18. Nella provincia di Rieti era scoppiata una pestilenza molto grave che contagiava i bovini, tanto che solo qualche bue poteva sopravvivere. A un uomo timorato di Dio, di notte attraverso un sogno venne fatto sapere di recarsi con sollecitudine ad un eremo di frati per prendere l'acqua con cui si lavavano le mani e i piedi del beato Francesco, che allora là si trovava, per aspergere con essa tutti i bovini. Alla mattina levatosi quell'uomo, ben ansioso di ottenere il beneficio, venne al luogo indicato, e, all'insaputa del Santo, poté ottenere dagli altri frati quell'acqua, che poi asperse su tutti i bovini, come gli era stato comandato. Da quel momento cessò per grazia di Dio il pestilenziale contagio, né più riapparve in quella zona.
MEDITAZIONE
Gioacchino e Anna sono stati prescelti in un popolo eletto sì, ma di dura cervice, perché in questo popolo fiorisse Maria, meraviglioso fiore di santità, e da lei Gesù. E la più grande manifestazione dell'amore misericordioso di Dio. 
Diciamo al Signore la nostra riconoscenza e la nostra gioia: noi siamo coloro che hanno la beatitudine di vedere "quello che molti profeti e giusti hanno desiderato vedere". Francesco amava moltissimo la Madre di Dio. ""Circondava di un amore indicibile la Madre di Gesù, perché aveva reso nostro fratello il Signore della maestà. A suo onore cantava lodi particolari, innalzava preghiere, offriva affetti tanti e tali che lingua umana non potrebbe esprimere, Ma ciò che maggiormente riempie di gioia, la costituì Avvocata dell'Ordine e pose sotto le sue ali i figli, che egli stava per lasciare, perché vi trovassero calore e protezione sino alla fine.
Orsù, Avvocata dei poveri! Adempi verso di noi il tuo ufficio di Protettrice fino al tempo prestabilito dal Padre"". FF786.
PREGHIERA
Dio dei nostri padri, che ai santi Gioacchino e Anna
hai dato il privilegio di avere come figlia
Maria, madre del Signore,
per loro intercessione concedi ai tuoi fedeli
di godere i beni della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 27 Luglio 2017

 
San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 208
GIOVEDI' 27 LUGLIO 2017
S.PANTALEONE
MATTEO 13, 10-17
A voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». 
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. 
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Parola del Signore
+TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO III
IL POTERE CHE EBBE SULLE CREATURE INSENSIBILI,
E SPECIALMENTE SUL FUOCO
841 19. In regioni diverse molte genti offrivano molto spesso a san Francesco con fervida devozione pane ed altri cibi perché li benedicesse.
Conservandosi questi per lungo tempo senza corrompersi, grazie all'intervento divino, se presi come cibo risanavano i corpi affetti da malattia. E stato anche provato infatti che per loro virtù furono allontanate violente tempeste di grandine e tuoni. Affermano alcuni di aver constatato che, per virtù del cordone che egli cingeva e delle pezzuole scucite dai suoi abiti, sono stati scacciati i morbi e fugate le febbri, recuperando così la tanto desiderata salute.

MEDITAZIONE
In qualunque forma la voce di Dio si faccia udire, è fondamentale essere attenti, con cuore docile. Gesù esprime chiaramente la condanna per chi si chiude alla sua parola: "A loro non è dato conoscere i misteri del regno dei cieli", perché "il loro cuore si è indurito, son diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi, per non vedere e non sentire". E' tanto facile essere duri d'orecchio verso il Signore, quando altre voci ci lusingano e altri rumori ci piacciono di più. E non ci accorgiamo che sono proprio solo "rumori", aria in movimento, senza contenuto......
Chiediamogli la grazia di saper sempre udire e seguire la Sua voce, come ha fatto Francesco: infatti, ""....mentre frequentava luoghi appartati, ritenendoli adatti alla preghiera, il diavolo tentò di allontanarlo con una astuzia maligna. Gli raffigurò nel cuore una donna, sua concittadina, mostruosamente gibbosa: aveva un tale aspetto da suscitare orrore a tutti. E lo minacciò di renderlo uguale se non la piantava coi suoi propositi. Ma, confortato dal Signore, ebbe la gioia di una risposta piena di grazia e di salvezza: "Francesco,--gli disse Dio in spirito--lascia ormai i piaceri mondani e vani per quelli spirituali, preferisci le cose amare alle dolci e disprezza te stesso, se vuoi conoscermi. Perché gusterai ciò che ti dico, anche se l'ordine è capovolto". FF 591.

PREGHIERA
Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore,
e donaci i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

martedì 25 luglio 2017

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 25 Luglio 2017

San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 206
MARTEDI' 25 LUGLIO 2017
SAN GIACOMO APOSTOLO--festa--proprio-
MATTEO 20, 20-28
Il mio calice, lo berrete.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore
+ TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO III
IL POTERE CHE EBBE SULLE CREATURE INSENSIBILI,
E SPECIALMENTE SUL FUOCO
839 17. Nel periodo in cui era presso l'eremo di Sant'Urbano, il beato Francesco gravemente ammalato, con labbra aride, domandò un po' di vino, gli risposero che non ce n'era. Chiese allora che gli portassero dell'acqua e quando gliela ebbero portata la benedisse con un segno di croce. Subito l'acqua perse il proprio sapore, e ne acquistò un altro. Diventò ottimo vino quella che prima era acqua pura, e ciò che non poté la povertà, lo provvide la santità. Dopo averlo bevuto, quell'uomo di Dio si ristabilì molto in fretta e come la miracolosa conversione dell'acqua in vino fu la causa della guarigione, così la miracolosa guarigione testimoniava quella conversione.
MEDITAZIONE
Anche quando si chiede qualcosa di spirituale si può nascondere un interesse umano, il più delle volte emerge l’interesse materiale: questo succede ai nostri giorni mentre la madre degli Apostoli non puntava ai beni materiali. Ma si trattava sempre di una richiesta non opportuna. Bisogna saper chiedere le Grazie a Gesù, Lui vuole concedere tutte le Grazie utili per la nostra salvezza eterna, ma si sbaglia quando si richiede il suo aiuto per situazioni che nascondono odio, rivalsa, invidia verso altri. Già la preghiera è fallita sul nascere, non potrà avere alcun effetto.
La vera preghiera deve essere umile, fiduciosa, perseverante. La preghiera umile include la bontà, l’amore, la verità. Anche Gesù era umile quando pregava il Padre. Leggiamo nella Leggenda perugina: ""A questo proposito egli ebbe a dire una volta: « L'Ordine e la vita dei frati minori si assomiglia a un piccolo gregge, che il Figlio di Dio, in questa ultima ora, ha chiesto al suo Padre celeste, dicendo:--Padre, vorrei che tu suscitassi e donassi a me in questa ultima ora un nuovo umile popolo, diverso per la sua umiltà e povertà da tutti gli altri che lo hanno preceduto, e fosse felice di non possedere che me solo. E il Padre rispose al suo Figlio diletto:-
-Figlio ciò che hai chiesto, è fatto--».
Aggiungeva quindi Francesco che il Signore ha voluto che i frati si chiamassero "
Minori », perché appunto questo è il popolo chiesto dal Figlio di Dio al Padre suo, e di esso si dice nel Vangelo: Non vogliate temere, o piccolo gregge, poiché è piaciuto al Padre vostro di concedere a voi il Regno; e ancora: Quello che avete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli (minori), lo avete fatto a me.
Sebbene qui il Signore parli di tutti quelli che sono poveri in spirito, tuttavia egli intendeva riferirsi in modo particolare all'Ordine dei frati minori, che sarebbe fiorito nella sua Chiesa"". FF1617.

PREGHIERA
Dio onnipotente ed eterno,
tu hai voluto che san Giacomo,
primo fra gli Apostoli,
sacrificasse la vita per il Vangelo;
per la sua gloriosa testimonianza
conferma nella fede la tua Chiesa
e sostienila sempre con la tua protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen