mercoledì 12 dicembre 2018

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 13 DICEMBRE 2018


SAN FRANCESCO E IL VANGELO 347
GIOVEDI' 13 DICEMBRE 2018
S.LUCIA-memoria-
MATTEO 11,11-15
Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse alle folle: 
«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. 
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
Parola del Signore
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++DAL TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO XVII
PERSONE SOFFERENTI PER DEFORMITA' E FRATTURE
997
176. Un'altra volta, il Santo giunse vicino a Narni, dove c'era un uomo, di nome Pietro, paralitico e costretto al letto. Questi sentendo che il Santo di Dio era là arrivato fece pregare il vescovo della città, che si degnasse di mandare a lui il servo dell'Altissimo Iddio, affinché lo risanasse. La paralisi delle sue membra era talmente avanzata, che solo riusciva a muovere un poco la lingua e gli occhi. Il beato Francesco, avvicinatosi a lui, gli tracciò un segno di croce dalla testa ai piedi, e subito, fugato ogni male, lo restituì alla salute di prima.
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MEDITAZIONE
La presenza di Gesù non lascia indifferenti, suscita una reazione, impone a tutti di prendere posizione. In questa luce comprendiamo la seconda parte del versetto: “i violenti se ne impadroniscono”. Non possiamo far parte del Regno di Dio rimanendo in tribuna, la vita non è uno spettacolo da guardare ma un’esperienza da vivere, dobbiamo scendere in campo, accettare la sfida, Gesù invita i discepoli a portare la croce, con Lui e come Lui. Fino alla fine. Se manca questa disponibilità, che comporta una certa violenza contro se stessi, restiamo fuori. Ricordiamo il cammino faticoso che ha dovuto fare san Francesco per vivere nella divina volontà. "". Francesco, ormai confitto nella carne e nello spirito, con Cristo suIIa croce, non solo ardeva di amore serafico verso Dio, ma sentiva la sete stessa di Cristo crocifisso per la salvezza degli uomini. E siccome non poteva camminare, a causa dei chiodi sporgenti sui piedi, faceva portare attorno per città e villaggi quel suo corpo mezzo morto, per animare tutti gli altri a portare la croce di Cristo. Diceva ai frati: “ Incominciamo, fratelli, a servire il Signore Dio nostro, perché finora abbiamo combinato poco ”. Ardeva anche d'un gran desiderio di ritornare a quella sua umiltà degli inizi, per servire, come da principio, ai lebbrosi e per richiamare al primitivo fervore il corpo ormai consumato dalla fatica. Si proponeva di fare grandi imprese, con Cristo come condottiero, e, mentre le membra si sfasciavano, forte e fervido nello spirito, sognava di rinnovare il combattimento e di trionfare sul nemico.Difatti non c'è posto né per infermità né per pigrizia, là dove lo slancio dell'amore incalza a imprese sempre maggiori ...." FF1237.
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PREGHIERA
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, Signore,
per l’intercessione gloriosa
della santa vergine e martire Lucia,
perché noi, che festeggiamo la sua nascita al cielo,
possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen.

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