San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 222
GIOVEDI' 10 AGOSTO 2017
S.LORENZO--festa--proprio-
S.LORENZO--festa--proprio-
GIOVANNI 12, 24-26
+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».
Parola del Signore.
+ TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO V
CAPITOLO V
LA DIVINA CLEMENZA FU SEMPRE PRONTA AD ESAUDIRE
I DESIDERI Dl SAN FRANCESCO
I DESIDERI Dl SAN FRANCESCO
856 33. Non soltanto la creatura ubbidiva al solo cenno di quest'uomo, ma la Provvidenza stessa del Creatore condiscendeva ovunque ai suoi desideri. Quella paterna clemenza preveniva i suoi desideri e anticipatamente con sollecitudine accorreva come a colui che si era abbandonata ad essa. Si manifestavano ad un tempo il bisogno e la grazia, il desiderio e il soccorso.
Nel sesto anno della sua conversione, ardendo dal desiderio del martirio, volle passare il mare diretto in Siria. Avendo salpato con una nave, diretta a quel luogo, per la furia dei venti contrari, finì sulla costa della Schiavonia con gli altri naviganti. Vedendosi impedito nella realizzazione del suo grande desiderio, dopo poco pregò alcuni marinai in viaggio per Ancona di condurlo con sé nella traversata. Essi rifiutarono ostinatamente di riceverlo per mancanza di cibo, e il Santo di Dio, confidando quanto mai nella bontà del Signore, entrò di soppiatto nella nave con un compagno. Per divina provvidenza si presentò subito un individuo sconosciuto a tutti, che portava con sé il vitto necessario. Chiamato un marinaio timorato di Dio, costui gli disse: "Prendi con te tutto questo e lo darai fedelmente secondo necessità ai poverelli nascosti nella nave". Levatasi in seguito una forte tempesta, per molti giorni i marinai remarono con fatica esaurendo tutte le loro cibarie e rimasero solo quelle del povero Francesco. Ora queste per divina grazia e potenza furono moltiplicate sì che, malgrado vi fossero ancora molti giorni di navigazione, soccorsero abbondantemente alla necessità di tutti sino al porto di Ancona. Pertanto i marinai, vedendo che erano stati salvati dal pericolo del mare grazie al servo di Dio Francesco e che avevano ricevuto da lui quanto gli avevano negato, resero grazie a Dio onnipotente, che sempre si mostra mirabile ed amabile nei suoi servi.
MEDITAZIONE
In una società che si scristianizza, cerchiamo delle soluzioni, i mezzi di una nuova evangelizzazione. Talvolta pensiamo di trovarli nei nostri progetti, nelle nostre vie. Oppure perdiamo la speranza di trovarli... Il Signore ci comunica un atteggiamento infallibilmente fruttuoso: morire al nostro egoismo. Morire ogni giorno, come san Paolo, san Lorenzo, san Francesco, tutti i Santi. Che i nostri dinamismi egoistici vengano uccisi, immobilizzati. È così che guadagneremo la Vita, che è Cristo stesso, per la nostra personalità individuale, per la Chiesa, per il mondo. Noi moriamo con lui e risusciteremo con lui. Come amici che lo servono e sono là dove lui è: sulla croce, nella gloria. Ascoltiamo la sua parola nel Vangelo. Contempliamo la parola di san Lorenzo, che ha ascoltato la sua voce e non ha indurito il suo cuore. Nelle prove e nel dolore manteniamo viva la nostra fede. Non è forse anche questo martirio?
E se viviamo le nostre sofferenze in unione alle sofferenze di Cristo non diventa servizio a favore di tutti i fratelli? Come si comportò Francesco lo sappiamo tutti: "".....A causa delle varie, insistenti, ininterrotte infermità, era ridotto al punto che ormai la carne era consumata e rimaneva quasi soltanto la pelle attaccata alle ossa. Ma, per quanto strazianti fossero i suoi dolori, quelle sue angosce non le chiamava sofferenze, ma sorelle"". FF1238 . “Se il chicco di grano caduto in terra non muore…”.
PREGHIERA
O Dio, che hai comunicato l’ardore della tua carità
al diacono san Lorenzo
e lo hai reso fedele nel ministero
e glorioso nel martirio,
fa’ che il tuo popolo segua i suoi insegnamenti
e lo imiti nell’amore di Cristo e dei fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
O Dio, che hai comunicato l’ardore della tua carità
al diacono san Lorenzo
e lo hai reso fedele nel ministero
e glorioso nel martirio,
fa’ che il tuo popolo segua i suoi insegnamenti
e lo imiti nell’amore di Cristo e dei fratelli.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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