San Francesco e il Vangelo
SAN FRANCESCO E IL VANGELO 230
VENERDI' 18 AGOSTO 2017
S.ELENA
S.ELENA
MATTEO 19, 3-12
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?».
Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all’inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio».
Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».
Parola del Signore.
+TRATTATO DEI MIRACOLI
CAPITOLO VII
MORTI RISUSCITATI PER I MERITI DEL BEATO FRANCESCO
864
CAPITOLO VII
MORTI RISUSCITATI PER I MERITI DEL BEATO FRANCESCO
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41.A dimostrare come tutti debbano ricevere con amore l'ammirabile dono divino della confessione e anche perché giustamente si chiarisca come questo Santo sempre godette di merito singolare presso Cristo, bisogna riferire ciò che egli mirabilmente manifestò, mentre viveva nel mondo, e ciò che, dopo la sua morte, ancor più chiaramente rivelò di lui il suo Cristo.
Una volta, recatosi il beato padre Francesco a Celano per predicare, fu da un cavaliere invitato con devote e ripetute preghiere a pranzare con lui. Egli dapprima si rifiutò, facendo lunga resistenza, ma infine si lasciò convincere costrettovi dall'insistenza. Giunse il momento del pranzo e venne imbandita una splendida mensa. L'ospite devoto si rallegrò, e tutta la famiglia si allietò all'arrivo dei frati poverelli. Il beato Francesco, rimanendo in piedi e levando gli occhi al cielo, chiamò a sé l'ospite. "Ecco", disse, "fratello ospite, vinto dalle tue preghiere sono entrato per mangiare in casa tua. Adesso obbedisci subito al mio avvertimento, poiché tu non qui mangerai, ma in altro luogo. Confessa con devozione e contrizione le tue colpe, e non resti peccato in te che non confessi. Oggi il Signore ti ricompenserà perché hai così devotamente accolto i suoi poverelli". Si convinse subito quell'uomo alle parole sante e, chiamato il compagno di san Francesco, che era sacerdote, gli svelò con sincera confessione tutti i suoi peccati. Diede disposizione per la sua casa e se ne stava aspettando, senza ombra di dubbio, che si compisse la parola del Santo. Infine tutti si sedettero a mensa e cominciarono a mangiare e, anch'egli, fattosi il segno della croce, allungò tremando la mano verso il pane, ma prima di poterla ritrarre, chinò il capo ed esalò lo spirito.
Quanto bisogna amare la confessione dei peccati ! Si osservi, un morto viene risuscitato perché si possa confessare, e perché un vivo non debba perire in eterno, viene liberato con il beneficio della confessione.
MEDITAZIONE
L’amore, che unisce l’uomo e la donna, viene da Dio e per tale origine, unifica e non può separare. Se Gesù cita Gn 2,24: «L’uomo abbandonerà il padre e la madre e si unirà alla sua donna e i due saranno una sola carne» (19,5), è perché vuole sottolineare un principio singolare ed assoluto: è la volontà creatrice di Dio a unire l’uomo e la donna. Quando un uomo e una donna si uniscono in matrimonio, è Dio che li unisce; il termine «coniugi» viene dal verbo congiungere, coniugare, vale a dire, che la congiunzione dei due partner sessuali è l’effetto della parola creatrice di Dio. All’uomo di oggi ed in particolar modo alle comunità ecclesiali la parola di Gesù dice chiaramente che non devono esserci dei divorzi. Per amore e per fede si può essere sposi di Cristo. Nella LETTERA AI FEDELI san Francesco scrisse:
" [178/2] 5 Oh, come sono beati e benedetti quelli e quelle, quando fanno tali cose e perseverano in esse; 6 perché riposerà su di essi lo Spirito del Signore (Cfr. Is 11,2) e farà presso di loro la sua abitazione e dimora (Cfr. Gv 14,23); 7 e sono figli del Padre celeste, del quale compiono le opere, e sono sposi, fratelli e madri (Cfr. Mt 12,50) del Signore nostro Gesù Cristo.
8 Siamo sposi, quando l'anima fedele si unisce al Signore nostro Gesù Cristo per virtù di Spirito Santo. 9 Siamo suoi fratelli, quando facciamo la volontà del Padre che è nei cieli (Mt 12,50). 10 Siamo madri, quando lo portiamo nel cuore e nel corpo nostro per mezzo del divino amore e della pura e sincera coscienza, lo generiamo attraverso le opere sante, che devono risplendere agli altri in esempio (Cfr. Mt 5,16).""
PREGHIERA
Dio onnipotente ed eterno,
che ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi,
perché possiamo entrare
nell’eredità che ci hai promesso.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Dio onnipotente ed eterno,
che ci dai il privilegio di chiamarti Padre,
fa’ crescere in noi lo spirito di figli adottivi,
perché possiamo entrare
nell’eredità che ci hai promesso.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen






