sabato 6 febbraio 2016

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 7 Febbraio 2016

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 38
DOMENICA 7 Febbraio 2016
LUCA 5, 1-11
Lasciarono tutto e lo seguirono.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. 
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». 
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Parola del Signore
I FIORETTI DI SAN FRANCESCO 1907
1907 In questi cotali ratti contemplativi sì gli erano rivelate da Dio non solamente le cose presenti e le future, ma eziandio li segreti pensieri e gli appetiti de' frati, siccome in sè medesimo provò frate Leone suo compagno in quel dì. Il quale frate Leone sostenendo dal demonio una grandissima tentazione non carnale ma spirituale, sì gli venne grande voglia d'avere qualche cosa divota scritta di mano di santo Francesco, e pensavasi che, s' e' l'avesse, quella tentazione si partirebbe in tutto o in parte. Avendo questo desiderio, per vergogna e per reverenza non avea avuto ardire di dirlo a santo Francesco; ma a cui nol disse frate Leone, sì lo rivelò lo Spirito santo. Di che santo Francesco sì il chiamò a sé e fecesi recare il calamaro e la penna e la carta; e con la sua mano iscrisse una lauda di Cristo, secondo il desiderio del frate, e nel fine fece il segno del Tau e diegliela dicendo: << Te', carissimo frate, questa carta, e infino alla morte tua la guarda diligentemente. Iddio ti benedica e guarditi contro ogni tentazione. Perché tu abbi delle tentazione, non ti sgomentare; però che allora ti reputo io amico e più servo di Dio e più ti amo, quanto più se' combattuto dalle tentazioni. Veramente io ti dico che nessuno si dee riputare perfetto amico di Dio insino a tanto che non è passato per molte tentazioni e tribulazioni ». Ricevendo frate Leone questa scritta con somma divozione e fede, subitamente ogni tentazione si partì; e, tornandosi al luogo, narrò alli compagni con grande allegrezza quanta grazia Iddio gli avea fatta nel ricevere quella scritta di santo Francesco; e riponendola e serbandola diligentemente con essa fecero poi li frati molti miracoli.
MEDITAZIONE
Essere pescatori di uomini, oggi, significa impegnarsi in tutte le iniziative che vogliono evitare all'uomo di cadere in preda alle potenze del male che lo sommergono. Essere chiamati da Dio a questo compito vuol dire sentire che dove esistono tali iniziative si rivela l'amore di Dio per l'uomo. Pertanto occorre che i cristiani si buttino nella mischia, convinti che interviene sempre quella Presenza che chiede di lavorare sulla sua parola; convinti, cioè, di vivere la propria esistenza all’interno di quell’avvenimento potente che è Cristo Signore: è allora che il nostro lavoro e la nostra esistenza trovano una fecondità mai prima conosciuta....Nelle FF 375 leggiamo che Papa Innocenzo III benedisse Francesco e i suoi compagni dicendo: "Andate con Dio, fratelli, e come Egli si degnerà ispirarvi, predicate a tutti la penitenza. Quando il Signore onnipotente vi farà crescere in numero e grazia, ritornerete lieti a dirmelo, ed io vi concederò con più sicurezza altri favori e uffici più importanti ". Forza, fratelli, ora tocca a noi!

PREGHIERA
Dio di infinita grandezza,
che affidi alle nostre labbra impure
e alle nostre fragili mani
il compito di portare agli uomini
l’annunzio del Vangelo,
sostienici con il tuo Spirito,
perché la tua parola, accolta da cuori aperti e generosi,
fruttifichi in ogni parte della terra. Per Cristo, nostro Signore.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen





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