venerdì 6 novembre 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 7 Novembre 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Sabato 7 Novembre 2015
Luca 16, 9-15
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
Leggenda Minore di San Bonaventura: FF 1393
1393 Concludiamo il discorso con una specie di ricapitolazione sommaria .
Chiunque ha letto fino in fondo le pagine precedenti, rifletta su questa considerazione conclusiva: la
conversione avvenuta in modo ammirabile, I'efficacia nel proclamare la Parola di Dio, il privilegio delle virtù
sublimi, lo spirito di profezia unito alla penetrazione delle Scritture, I'obbedienza da parte delle creatureprive
di ragione, I'impressione delle sacre stimmate e il celebre transito da questo mondo al cielo, sono, in
Francesco, sette luminose testimonianze che dimostrano e garantiscono a tutto il mondo che egli, preclaro
araldo di Cristo, porta in se stesso il sigillo del Dio vivente e, perciò, è degno di venerazione per la missione
ricevuta, ci propone una dottrina autentica, è ammirevole nella santità.
Con sicurezza, dunque, seguano Lui coloro che escono dall'Egitto: le acque del mare verranno divise dal
bastone della croce di Cristo; essi passeranno il deserto e, attraversato il Giordano della vita mortale, per la
meravigliosa potenza della Croce stessa, entreranno nella terra promessa dei viventi .
Là, per i buoni uffici del beato padre, ci introduca Gesù, inclito salvatore e nostra guida.
A Lui, in Trinità perfetta con il Padre e con lo Spirito Santo, ogni lode, onore e gloria nei secoli dei secoli.
Amen.
Fine della Vita breve
del beato Francesco
MEDITAZIONE
Il denaro può acquistare molti beni, ma non il Bene Supremo, l’unico vero bene. Il massimo dell’ingiustizia consiste nel preferire il denaro a Dio, Bene Supremo, e l’attaccamento al denaro conduce a questo. L’amore di Dio, invece, porta a fare buon uso della ricchezza, attuando una condivisione che esprime l’amore per i fratelli e che fa crescere la gioia e la reciproca comunione. Il mondo dalla chiesa si aspetta il segno della povertà, perché Gesù era povero. Come possiamo affermare di attendere un’altra vita, di attendere Dio, se, con grande avidità, riempiamo la nostra vita delle cose del mondo senza lasciare spazio alle cose spirituali? Dobbiamo essere fedeli anche attraverso l’amministrazione dei beni terreni! Chi ama è sempre fedele! Se potessimo mostrare, nella conquista dei beni spirituali, la stessa avidità che abbiamo per accumulare ricchezze!
Nelle “Preghiere ed Esortazioni “ ( FF 59) Francesco diceva così: “…E perciò noi frati, così come dice il Signore, "lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti".
E guardiamoci bene dalla malizia e dall'astuzia di Satana, il quale vuole che l'uomo non abbia la sua mente e il cuore
rivolti a Dio; e, circuendo il cuore dell'uomo con il pretesto di una ricompensa o di un aiuto, mira a togliere e a soffocare
la parola e i precetti del Signore dalla memoria, e vuole accecare il cuore dell'uomo, attraverso gli affari e le
preoccupazioni di questo mondo, e abitarvi,….”.
I farisei –erano attaccati al denaro-. Chiediamoci: “ Che posto ha il denaro nella nostra vita?" .
PREGHIERA
Signore Dio, Tu sei il nostro Maestro e la nostra unica vera ricchezza. Rendici liberi nei confronti del denaro, attivi al tuo servizio e generosi con i poveri, i tuoi amici che ci accompagneranno un giorno nelle dimore eterne. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, nostro Signore.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen


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