giovedì 29 ottobre 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 29 Ottobre 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 
Giovedì 29 Ottobre 2015
Luca 13, 31-35
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere». 
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

Leggenda Minore di San Bonaventura: FF 1383
1383 Davvero era giusto che quest'uomo beato apparisse insignito di questo privilegio singolare, giacché
tutta la sua opera, pubblica e privata, aveva di mira la croce del Signore.
Anche quella meravigliosa dolcezza, mansuetudine ed austerità di vita; quell'umiltà profonda,
quell'obbedienza pronta, quella povertà esimia, quella castità illibata, quella amara contrizione di cuore, quel
profluvio di lacrime, quella pietà appassionata, quello zelo ardente, quel desiderio di martirio, quell'eccesso
di carità; insomma, quel patrimonio così vario di virtù cristiformi, che altro mostra in lui, se non un
progressivo assimilarsi a Cristo e, per così dire, un predisporsi alle sue sacre stimmate?
Per questa ragione, come tutta la sua vita, dalla conversione in poi, era stata abbellita dai misteri
luminosi della Croce, cosi, alla fine, alla vista del Serafino sublime e delI'umile Crocifisso, egli fu tutto
trasformato nell'immagine di colui che gli era apparso, mediante la forza di un fuoco deiformante.
Così hanno testimoniato coloro che hanno veduto e hanno toccato con mano e hanno baciato: essi,
giurando sul Vangelo, che così era stato e così avevano visto, ci hanno confermato in una più ricca certezza.
MEDITAZIONE
Nulla può ritardare o affrettare l’ora in cui Gesù compirà la propria missione di salvezza a Gerusalemme.


 
Per trionfare della resistenza opposta a Dio dal suo popolo, “è necessario” che Gesù muoia nella città di Dio. E’ necessario, perché è il mezzo scelto dal Padre, e accettato da Gesù, per rivelare l’amore divino agli uomini. Quando non si permette a Dio di entrare nella nostra vita la confusione, l’inquietudine e la solitudine invadono la nostra esistenza lasciandoci soli e tristi. Ma il Signore, proprio come alla città santa, continua a mandarci inviti amorevoli al cambiamento di vita e alla conversione. Sta a noi fare tesoro di tali inviti e impegnarci in un serio cammino di ascolto della parola di Dio, “ per un progressivo assimilarsi a Cristo” come Francesco, che con l’umiltà dello spirito, la contrizione del cuore e la preghiera ha accolto davvero la presenza del Signore.

PREGHIERA
Signore, Dio dei nostri padri, Tu hai voluto che la città dove si elevava il tuo tempio fosse anche il luogo dove gli uomini hanno rizzato la croce del tuo Figlio. Dona la pace a Gerusalemme, perché possa essere la città santa di coloro che in essa vogliono adorarti in spirito e verità, in attesa del giorno in cui Tu radunerai tutti gli uomini nella luce del tuo Regno, per i secoli dei secoli.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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