SAN FRANCESCO E IL VANGELO 210
GIOVEDI' 28 LUGLIO 2016
MATTEO 13, 47-53
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Parola del Signore.
DALLA LEGGENDA PERUGINA 1671
NESSUNA PROPRIETA',
NEMMENO IN COMUNE
1671 112. I frati ministri cercavano di convincere Francesco a permettere che si possedesse
qualcosa, almeno comunitariamente, in maniera che un numero così grande di religiosi
avesse una riserva cui attingere. Raccoltosi in preghiera, il Santo chiamò Cristo e lo consultò
su questo punto. E immediatamente il Signore gli diede la sua risposta: non ci doveva essere
proprietà alcuna né personale né comunitaria. Questa era la sua famiglia, disse, alla quale lui
avrebbe immancabilmente provveduto per quanto numerosa fosse, e sempre avrebbe avuto
cura di essa finché la fraternità avesse nutrito fiducia in Lui.
NEMMENO IN COMUNE
1671 112. I frati ministri cercavano di convincere Francesco a permettere che si possedesse
qualcosa, almeno comunitariamente, in maniera che un numero così grande di religiosi
avesse una riserva cui attingere. Raccoltosi in preghiera, il Santo chiamò Cristo e lo consultò
su questo punto. E immediatamente il Signore gli diede la sua risposta: non ci doveva essere
proprietà alcuna né personale né comunitaria. Questa era la sua famiglia, disse, alla quale lui
avrebbe immancabilmente provveduto per quanto numerosa fosse, e sempre avrebbe avuto
cura di essa finché la fraternità avesse nutrito fiducia in Lui.
MEDITAZIONE
Tutti siamo chiamati ad annunciare il messaggio della Parola divenuta carne in un mare di umanità. Gesù invita i discepoli ad imitarlo nella presentazione del mistero del Regno, senza timore e con fiduciosa apertura alla novità dello Spirito. Gesù si serve dell'immagine della rete, così famigliare ai pescatori e a tutti, per mostrare che tutti, nessuno escluso, sono destinatari della lieta notizia del Signore: il Risorto nella sua misericordia vuole salvarci. Dio ha voluto redimere gli uomini e aprire le porte della salvezza a coloro che lo avrebbero cercato. Compito davvero arduo, perché deve tenere conto di una realtà, come la nostra, molto distratta, poco desiderosa ad impegnarsi concretamente, troppo presa dalla vita quotidiana. Francesco era desideroso di esaudire i desideri di Gesù, col quale aveva un rapporto intimo particolare e famigliare, era desideroso di far conoscere a tutti i misteri del Regno, perchè potessero riflettere sulle realtà divine e conventirsi finchè c'è tempo. “FF1463 54. Ottenuta dunque l'investitura da parte del Papa, andando Francesco per città e castelli, cominciò a predicare dappertutto con più grande impegno e sicurezza, non ricorrendo a persuasivi ragionamenti fondati sulla sapienza umana, ma basandosi sulla dottrina e sulla virtù dello Spirito Santo, annunziando con fiducia il regno di Dio. Era un evangelizzatore della verità, fatto forte dall'autorità apostolica. Non ricorreva all'adulazione, sprezzava il bel parlare. Quella che proponeva agli altri nelle sue esortazioni, era innanzi tutto sua vissuta convinzione personale; così era in grado di annunziare sinceramente la verità”. Noi facciamo la nostra parte? Ricordiamoci che l'annuncio della buona novella si condensa nell'amore da parte di un Dio che è misericordioso, che non si stanca di chiamarci perchè, Lui che è Amore, è instancabile nella sua misericordia.
PREGHIERA
Signore Gesù, noi siamo stati presi nella rete che Tu getti sul mondo. Mentre ti ringraziamo per questo dono, ti preghiamo di aiutarci ad essere fedeli alla tua chiamata, perchè alla fine dei tempi possiamo entrare nella gioia eterna in cui Tu vivi con il Padre e lo Spirito santo, nei secoli dei secoli.
Signore Gesù, noi siamo stati presi nella rete che Tu getti sul mondo. Mentre ti ringraziamo per questo dono, ti preghiamo di aiutarci ad essere fedeli alla tua chiamata, perchè alla fine dei tempi possiamo entrare nella gioia eterna in cui Tu vivi con il Padre e lo Spirito santo, nei secoli dei secoli.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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