SAN FRANCESCO E IL VANGELO
Venerdì 25 Settembre 2015
Luca 9, 18-22
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Leggenda Minore di San Bonaventura: FF 1349
1349 Rigoroso nella disciplina, vigilava assai attentamente su se stesso e aveva cura speciale nel custodire quel tesoro inestimabile della castità, che noi portiamo nel fragile vaso del corpo: e anche il corpo egli si studiava di tenere con rispetto e santità, mediante l'integerrima purezza di tutto se stesso, carne e spirito.
Per questo agli inizi della sua conversione, nel tempo del gelo invernale, forte e fervente nello spirito, si immergeva per lo più in una fossa colma di ghiaccio o di neve, sia per rendersi perfettamente soggetto il nemico di casa, sia per preservare dal fuoco della concupiscenza la veste candida della purezza.
Con pratiche di questa specie incominciò anche ad apparire, nell'uso dei sensi, adorno di un pudore così luminoso e bello, che pareva aver conseguito ormai il pieno dominio della carne e stabilito con i suoi occhi il patto non solo di rifuggire da ogni sguardo sensuale, ma di astenersi totalmente da qualsiasi sguardo curioso o inutile.
1349 Rigoroso nella disciplina, vigilava assai attentamente su se stesso e aveva cura speciale nel custodire quel tesoro inestimabile della castità, che noi portiamo nel fragile vaso del corpo: e anche il corpo egli si studiava di tenere con rispetto e santità, mediante l'integerrima purezza di tutto se stesso, carne e spirito.
Per questo agli inizi della sua conversione, nel tempo del gelo invernale, forte e fervente nello spirito, si immergeva per lo più in una fossa colma di ghiaccio o di neve, sia per rendersi perfettamente soggetto il nemico di casa, sia per preservare dal fuoco della concupiscenza la veste candida della purezza.
Con pratiche di questa specie incominciò anche ad apparire, nell'uso dei sensi, adorno di un pudore così luminoso e bello, che pareva aver conseguito ormai il pieno dominio della carne e stabilito con i suoi occhi il patto non solo di rifuggire da ogni sguardo sensuale, ma di astenersi totalmente da qualsiasi sguardo curioso o inutile.
MEDITAZIONE
Chi è Gesù?
Oggi come allora, ciascuno si fa di lui un'idea propria, con caratteri particolari. Ma si coglie così la sua vera identità? Luca si propone di porre Gesù nella sua giusta luce che è esclusivamente la luce di Dio. Essa corregge le idee, che normalmente ci si fa su di lui. Due verità dominano sulle altre: la croce come espressione della volontà di Dio e la risurrezione come opera di Dio. Esse scompigliano diverse concezioni su Gesù.
Gesù è il Messia, è il Servo del Signore di cui scrisse Isaia chiamandolo uomo dei dolori; è l'Agnello che viene condotto al macello; è colui che porta i peccati del popolo e li prende su di sé. La sua via è quella della sofferenza. Sarà ucciso. È un olocausto senza alcuna comprensione da parte degli uomini; un donarsi nell'annientamento. Satana festeggerà in questa morte il suo trionfo, ma poco dopo dovrà riconoscere la propria sconfitta. Poiché la morte di Gesù genera la nuova vita e la sua risurrezione sarà l'inizio della risurrezione della nuova umanità. “Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, …..” Vi è un disegno d’amore infinito anche nella sofferenza, ma fuori della grazia è del tutto inaccettabile ed incomprensibile, nella grazia sempre più accolta si può sempre più accendere, nel profondo dell’uomo e non certo solamente in un’emozione passeggera, un amore intenso anche nelle più aspre prove. In san Francesco vediamo tutto il dolore di una strada difficilissima, ma anche la piena adesione, con tutto il cuore, con tutta la fiducia, a Gesù Cristo e al disegno del Padre.
Chi è Gesù?
Oggi come allora, ciascuno si fa di lui un'idea propria, con caratteri particolari. Ma si coglie così la sua vera identità? Luca si propone di porre Gesù nella sua giusta luce che è esclusivamente la luce di Dio. Essa corregge le idee, che normalmente ci si fa su di lui. Due verità dominano sulle altre: la croce come espressione della volontà di Dio e la risurrezione come opera di Dio. Esse scompigliano diverse concezioni su Gesù.
Gesù è il Messia, è il Servo del Signore di cui scrisse Isaia chiamandolo uomo dei dolori; è l'Agnello che viene condotto al macello; è colui che porta i peccati del popolo e li prende su di sé. La sua via è quella della sofferenza. Sarà ucciso. È un olocausto senza alcuna comprensione da parte degli uomini; un donarsi nell'annientamento. Satana festeggerà in questa morte il suo trionfo, ma poco dopo dovrà riconoscere la propria sconfitta. Poiché la morte di Gesù genera la nuova vita e la sua risurrezione sarà l'inizio della risurrezione della nuova umanità. “Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, …..” Vi è un disegno d’amore infinito anche nella sofferenza, ma fuori della grazia è del tutto inaccettabile ed incomprensibile, nella grazia sempre più accolta si può sempre più accendere, nel profondo dell’uomo e non certo solamente in un’emozione passeggera, un amore intenso anche nelle più aspre prove. In san Francesco vediamo tutto il dolore di una strada difficilissima, ma anche la piena adesione, con tutto il cuore, con tutta la fiducia, a Gesù Cristo e al disegno del Padre.
PREGHIERA
Signore Gesù, oggi come ieri tu continui a rappresentare un problema, e molti cercano invano di collocarti in una categoria che sia loro familiare. Rivelaci come, con le tue parole e con la tua vita, con la tua morte e la tua risurrezione, tu sei lo straordinario nel quotidiano, l'onnipotente nella debolezza, il Dio con noi, il santo e l'unico, per i secoli dei secoli.
Signore Gesù, oggi come ieri tu continui a rappresentare un problema, e molti cercano invano di collocarti in una categoria che sia loro familiare. Rivelaci come, con le tue parole e con la tua vita, con la tua morte e la tua risurrezione, tu sei lo straordinario nel quotidiano, l'onnipotente nella debolezza, il Dio con noi, il santo e l'unico, per i secoli dei secoli.
“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen

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