giovedì 31 dicembre 2015

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 1 Gennaio 2016

SAN FRANCESCO E IL VANGELO 1

Venerdì 1 Gennaio 2016
MARIA SS.MADRE DI DIO-solennità-proprio

Luca 2,16-21
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
Parola del Signore

Dalla Lettera del Ministro Generale e del Consiglio Generale a tutti i Fratelli e Sorelle Francescani del Terzo Ordine Regolare in occasione del Natale, 2011 

LA VERGINE MARIA NELLA VITA E NELLA DEVOZIONE DI SAN FRANCESCO

Sia Tommaso da Celano che san Bonaventura evidenziano il fatto che una delle ragioni per cui il Poverello venerava la vergine Maria era il fatto che aveva donato Gesù a noi come nostro fratello (cfr FF 786 e 1165). Nella nascita di Gesù, la partecipazione di Maria al progetto salvifico manifesta l’importanza dell’umanità nel mistero della nostra redenzione, sia quella di Gesù stesso sia quella della Vergine. Se poi realmente essa ci dona il salvatore come nostro fratello ciò significa che in qualche modo Maria è nostra madre come anche di tutti. Questo la rende perciò mediatrice tra Dio e l’umanità con e attraverso Cristo. Più di una volta Francesco nei suoi scritti invita Maria di intervenire presso Dio in nostro favore: • per intercedere le nostre preghiere: “Madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo, prega per noi con san Michele arcangelo e con tutte le potenze angeliche dei cieli e con tutti i santi, presso il tuo santissimo diletto Figlio, Signore e maestro” (Ufficio della Passione: FF 281) • per intercedere il perdono: “E ora confesso al Signore Dio Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, alla beata Maria sempre vergine e a tutti i santi in cielo e in terra, a frate H. [Elia], ministro della nostra Religione” (Lettera a tutto l’Ordine: FF 226) “E rimetti a noi i nostri debiti: per la tua ineffabile misericordia, per la portenza della passione del tuo Figlio diletto e per i meriti e l’intercessione della beatissima Vergine e di tutti i tuoi eletti” (Parafrasi del “Padre nostro”: FF 272) • per intercedere il ringraziamento: “E per il tuo amore supplichiamo umilmente la gloriosa e beatissima madre Maria sempre vergine, i beati […] affinché, come a te piace, per questi benefici rendano grazie a te, sommo vero Dio” (Regola non bollata: FF 67). Preghiera, perdono e ringraziamento: siano questi i tre preziosi doni che quest’anno vogliamo offrire al Signore nel celebrare la sua nascita. Conclusione Francesco era convinto che lui stesso e i suoi seguaci potessero vivere nella Chiesa come Maria, cioè totalmente disponibili alla potenza trasformante di Dio ed essere madri di Gesù, “quando lo portiamo nel nostro cuore e nel nostro corpo per mezzo del divino amore e della pura e sincera coscienza, e lo generiamo attraverso il santo operare, che deve risplendere in esempio per gli altri” (1 Lettera ai fedeli: FF 178/2). Per continuare la sua opera di salvezza, il Signore opera ancora oggi nel mondo attraverso la collaborazione di uomini e donne al suo progetto divino. Esempi di come ciò possa essere svolto, guardiamo la beata vergine Maria e san Francesco. E’ nostro BASILICA DEI SANTI COSMA E DAMIANO - VIA DEI FORI IMPERIALI, 1 – 00186 ROMA - ITALIA TEL. E FAX: 06 69 20 44 60 – E-mail: tor-sec.gen@tiscali.it 7 compito oggi fare ciò che essi hanno fatto: dire “sì” a Dio in modo radicale, per collaborare pienamente con la nostra vita al volere divino, ed essere madri di Gesù attraverso le nostre azioni e il nostro stile di vita.

MEDITAZIONE
Maria osserva tutto e tiene nel cuore. Anche lei impara e comprende dalla fede dei pastori; sa conservare nel cuore ciò che avviene, sa crescere nella fede dei più umili, sa tacere per ascoltare i semplici e perfino i peccatori. Maria è attenta ai messaggi e ai significati e li tiene in cuore meditandoli. Lo farà sempre, anche dopo lo smarrimento di Gesù. Il silenzio di Maria aveva colpito l'evangelista Luca che di lei intuisce la capacità di cogliere il senso profondo delle vicende, ma anche di contemplare in esse l'orma del Padre. Per questo la gioia di Maria è incontenibile e si manifesta come adorazione e ringraziamento. Questo è il "Magnificat"! Come Maria, anche noi dobbiamo meditare e conservare in cuore queste testimonianze grandiose sulla sua maternità che si estende a tutti perché è anche "Madre" di tutti i credenti. In lei, finalmente, si può trovare e avere pace, perché è svelato il volto paterno di Dio, l'Abbà da poter invocare sempre, anche nelle ore d'agonia, come Gesù nell'orto.

PREGHIERA
Padre buono,
che in Maria, vergine e madre,
benedetta fra tutte le donne,
hai stabilito la dimora
del tuo Verbo fatto uomo tra noi,
donaci il tuo Spirito,
perché tutta la nostra vita
nel segno della tua benedizione
si renda disponibile ad accogliere il tuo dono.
Per Gesù Cristo, nostro Signore.

“ACTIONES NOSTRAS”
(Indulgenza parziale se recitata ogni giorno)
“Ispira le nostre azioni o Signore e accompagnale con il tuo santo aiuto, perchè ogni nostra azione abbia da te il suo inizio ed in te il suo compimento” Amen